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Matteo Vinzoni (Levanto, 6 dicembre 1690 – Levanto, 1773) è stato un cartografo italiano.
Biografia
Nativo del borgo di Levanto in provincia della Spezia, seguì già nell'adolescenza le attività artistiche del padre Panfilio Vinzoni, quest'ultimo affermato cartografo e topografo della Repubblica di Genova nel XVII secolo. Insieme collaborarono nella realizzazione di pregiate mappe geografiche e topografiche per la repubblica genovese, grazie anche ai numerosi studi sulla geografia e geologia del territorio che il figlio Matteo preferiva svolgere prima di elaborare una mappa su una determinata area.
Proprio questa sua particolarità di recarsi in loco e quindi approfondirne tutti gli aspetti geografici, contribuì alla fama di Matteo Vinzoni che divenne cartografo ufficiale della Repubblica di Genova nonché servitore-funzionario dello stesso stato genovese; lo spontaneo servizio che prestò al governo ligure non fu però, secondo alcune fonti, ricambiato con adeguate ricompense economiche dal senato genovese.
La sua arte e capacità nel riprodurre fedelmente e rendere molto efficacemente le varie caratteristiche dei territori, è considerata dagli storici come innovativa per l'epoca e alla base della cartografia moderna. Realizzò per la repubblica un'importante raccolta cartografica, l'Atlante dei Domini della Serenissima Repubblica di Genova e Terraferma, per la quale si valse della collaborazione del figlio Panfilo. Nell'atlante sono raccolte quarantaquattro mappe sui territori dominati dalla Superba, dalla Contea di Nizza a Sarzana, elaborando cartografie accurate sui vari borghi e paesi della Liguria, della Costa Azzurra, del Basso Piemonte, della Lunigiana e dei vari marchesati e principati inglobati nel territorio ligure. L'atlante è diviso in due volumi, Riviera ligure di ponente e Riviera ligure di levante, e fu presentato al Senato di Genova il 2 agosto del 1773; pochi giorni dopo Matteo Vinzoni morirà a Levanto lasciando in eredità un importante patrimonio culturale della repubblica genovese del XVIII secolo.
Ancora oggi numerose sono le testimonianze visive dei suoi lavori negli archivi storici di Genova e dei vari comuni liguri.
Le cartografie settecentesche colpiscono per la cura e i dettagli che Matteo Vinzoni solitamente aggiungeva nella realizzazione grafica, disegnate dapprima a matita e in seguito colorate e ricalcate ad acquerello, usando come scala per la lettura la misurazione a palmi; nelle varie mappe frequenti sono le raffigurazioni della rosa dei venti o personali elaborati artistici dei vari toponimi e simboli del territorio. Le mappe sono inoltre di facile comprensione e con una buona precisione sulle distanze o sulle planimetrie.
Galleria d'immagini
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Le Cinque Terre (1750)
Note
Bibliografia
Fonti:
- Pianta delle due riviere della serenissima Repubblica di Genova divise ne' commissariati di sanità, manoscritto datato 1767 (stampa anastatica a cura di Massimo Quaini, Genova, Sagep, 1983)[1]
- Il Dominio della Serenissima Repubblica di Genova in terraferma, manoscritto datato 1771 (stampa anastatica, Genova, Compagnia Imprese Elettriche Liguri, 1959, presso Istituto Geografico De Agostini di Novara)[2]
- Carte di terra per una Repubblica di mare. Saggi introduttivi all’inventario on line dei fondi cartografici, Archivio di Stato di Genova, edito da Direzione generale per gli Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali, anno 2012, 482 pagine. La cartografia è in appendice C.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Matteo Vinzoni
Collegamenti esterni
- documenti digitali, su topographia.it. dell'Archivio di Stato di Genova.
- Biografia a cura di Sandro Sbarbaro, su valdaveto.net.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8776744 · ISNI (EN) 0000 0000 2608 9497 · CERL cnp00496710 · LCCN (EN) n84013365 · GND (DE) 128537655 |
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- ^ Pianta delle due Riviere della Sereniss. Rep. di Genova divisa ne Commissariati di Sanità, su e-corpus.org (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2012).
- ^ Il Dominio della Serenissima Republica di Genova in terraferma [Riviera di Ponente], su e-corpus.org (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2012).