Kommos
Vista sul sito
EpocaII millennio a.C.
Localizzazione
StatoGrecia (bandiera) Grecia
Mappa di localizzazione
Map
Panoramica di Kommos
Le rovine

Kommos (greco: ฮšฮฟฮผฮผฯŒฯ‚) รจ un sito archeologico dell'etร  del bronzo situato nella parte meridionale dell'isola di Creta, in territorio del comune di Festo. Si tratta di un antico porto, molto importante per i traffici verso il Vicino Oriente sia in periodo protostorico sia in periodo storico[1]. Il suo nome in antichitร  era probabilmente Amyklaion (greco ฮ‘ฮผฯฮบฮปฮฑฮนฮฟฮฝ) che riflette un legame con Amyclae. Robin Lane Fox ha ipotizzato che sia menzionato nell'Odissea 3.296: "Una piccola roccia trattiene le grandi onde"[2]. La piccola roccia รจ stata identificata con la barriera naturale della Papadoplaka e un arenile oggi sommerso, che si estendeva verso la costa, avrebbe formato un porto naturale[3]. Il sito ha attirato l'attenzione di archeologi nel 1924, quando Arthur Evans sentรฌ parlare di serbatoi di stoccaggio di grandi dimensioni, speculando sull'esistenza di una "dogana" dell'etร  del bronzo; gli scavi furono eseguiti da J.W. e Maria Shaw a partire dal 1976[4].

Il sito non รจ conforme al tradizionale stile "Palaziale" dei minoici. Costruito sopra le rovine di un piccolo insediamento dell'etร  della pietra, il sito include un'unica dimora di "lusso", sei abitazioni di dimensioni ragguardevoli sulla collina a nord e un labirinto di stanze di pietra in cima alla collina di una comunitร  di contadini e pescatori.

Anche se il suo uso originario รจ discusso, il sito fu abbandonato piรน volte durante la sua vita. Durante questi periodi, parti del sito furono utilizzate come industrie di ceramica, con un grande forno ancora in evidenza[1]. L'utilizzo finale del "Palazzo" vide il cortile principale convertito in "capannoni per le navi", ottenuti abbattendo il muro verso il mare e costruendo camere lunghe e strette aperte su una delle estremitร . Una sezione pavimentata di strada, che passa attraverso il sito, insieme con la conversione del palazzo in riparo per navi suggeriscono che il sito funse da porto e dogana di un insediamento piรน grande. Nelle vicinanze si trovano le rovine dell'insediamento minoico di Festo e del suo palazzo, uno dei principali centri culturali della Creta minoica[5].

Resti di ceramiche provenienti da Cipro, dall'Egitto e dalla Sardegna testimoniano l'ampia sfera di contatti commerciali di cui godevano i cittadini di Kommos nell'etร  del bronzo[6].

Note

  1. ^ a b Shaw, Kommos.
  2. ^ Robin Lane Fox, Travelling Heroes: Greeks and Their Myths in the Epic Age of Homer (London: Allen Lane, 2008, ISBN 978-0-7139-9980-8), p. 323.
  3. ^ Copia archiviata (PDF), su www2.ulg.ac.be. URL consultato il 2 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016). Amnisos - Harbour town of Minos? by Jorg Schafer, p. 4.
  4. ^ Kommos Excavation Crete Archiviato il 12 giugno 2010 in Internet Archive..
  5. ^ C.Michael Hogan, Phaistos Fieldnotes, The Modern Antiquarian (2007)
  6. ^ Kommos Excavation Crete Archiviato il 12 giugno 2010 in Internet Archive.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritร VIAF (EN245735696 ยท LCCN (ENsh85072869 ยท GND (DE4243588-2 ยท BNF (FRcb122627384 (data) ยท J9U (ENHE987007545973205171