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Lily Brett, nata Lilijahne Brajtsztajn (Feldafing, 5 settembre 1946), è una scrittrice e poetessa australiana.
Biografia
Lilijahne Brajtsztajn è nata da Max e Rose Brett, due sopravvissuti al Ghetto di Łódź e al Campo di concentramento di Auschwitz, in un campo di persone scomparse a Feldafing, in Baviera[1].
Trasferitasi con la famiglia a Melbourne nel 1948, è cresciuta nella comunità ebrea di Carlton[2].
Durante gli anni giovanili ha lavorato come giornalista e critico musicale per riviste e programmi televisivi seguendo importanti manifestazioni musicali come il Festival di Monterey nel 1967[3].
Ha esordito in ambito letterario con la raccolta di versi The Auschwitz poems e in seguito ha pubblicato saggi, racconti e romanzi partendo spesso da spunti autobiografici quali l'esperienza dell'Olocausto, la vita da espatriata e i rapporti con i genitori[4].
Tra i riconoscimenti ottenuti, l'ultimo in ordine di tempo è stato il Prix Médicis étranger nel 2014 per il romanzo Lola Bensky[5].
Opere
Romanzi
- Things Could Be Worse (1990)
- What God Wants (1992)
- Just Like That (1994)
- Too Many Men (2001)
- You Gotta Have Balls (2005)
- Lola Bensky (2013), Roma, Edizioni e/o, 2015 traduzione di Silvia Castoldi ISBN 978-88-6632-675-5.
Racconti
- Luba (1988)
- Collected Stories (1999)
Saggi
- In Full View (1997)
- New York (2001)
- Between Mexico and Poland (2002)
- Only in New York (2014)
Poesia
- The Auschwitz poems (1986)
- Poland and other poems (1987)
- After the war: poems (1990)
- Unintended Consequences (1992)
- In Her Strapless Dresses (1994)
- Mud in My Tears (1997)
- Poems by Lily Brett (2001)
- Blistered Days (2007)
- Liebesgedichte (2008)
- Wenn Wir Bleiben Könnten (2014)
Premi e riconoscimenti
- Newcastle Poetry Prize: 1986 vincitrice con Poland and other poems
- New South Wales Premier's Literary Awards: 1995 vincitrice con Just Like That
- Prix Médicis étranger: 2014 vincitrice con Lola Bensky
Onorificenze
— 14 giugno 2021[6]
Note
- ^ (EN) Biography of Lily Brett, su poemhunter.com. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ (EN) Johanna McDiarmid, Author Lily Brett on living in the shadow of her parents' grief, su abc.net.au, 29 luglio 2016. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ (EN) Cenni biografici, su portrait.gov.au. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ (EN) Guide to the Papers of Lily Brett, su unsw.adfa.edu.au, 11 giugno 2018. URL consultato l'11 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
- ^ (FR) Didier Jacob, Lily Brett, prix Médicis étranger 2014 : Lola, le Rock et la Shoah, su bibliobs.nouvelobs.com, 4 novembre 2014. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ (EN) Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lily Brett
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su LilyBrett.com.
- (EN) Opere di Lily Brett, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Caroline Overigton, Lily Brett: Dad Max, Manhattan, and me, su theaustralian.com.au, 7 maggio 2016. URL consultato l'11 giugno 2018.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54938369 · ISNI (EN) 0000 0001 1063 5737 · LCCN (EN) n85297193 · GND (DE) 118169831 · BNF (FR) cb16753060t (data) · J9U (EN, HE) 987007259162805171 · CONOR.SI (SL) 206626659 |
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