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Castagno
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineFagales
FamigliaFagaceae
GenereCastanea
Mill., 1754
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineFagales
FamigliaFagaceae
GenereCastanea
Specie
vedi testo
Castanea crenata
Castanea dentata
Castanea mollissima
Castanea ozarkensis
Castanea pumila
Castanea seguinii

Castanea Mill., 1754 è un genere della famiglia Fagaceae.[1] Comprende alberi affini alle querce e ai faggi.

Durante il Miocene aveva una diffusione ampia, poi ridottasi di molto a causa delle glaciazioni del Quaternario; l'epoca attuale vede di nuovo una fase di espansione dell'areale.

Etimologia

Con la parola Castanea in latino si indicava sia il frutto che l'albero ed è probabile che il nome del genere derivi direttamente da questa parola.[2] Alcuni comunque avanzano l'ipotesi che il nome derivi da quello della città greca di Kastania in Tessaglia, ma è più probabile che sia stata la città a prendere il nome dall'albero, che viceversa[3].

Morfologia

Le specie di questo genere sono per lo più alberi di medie dimensioni o arbusti. La più grande è Castanea dentata che in passato raggiungeva anche 60 m.

Corteccia e rami

La corteccia è liscia negli alberi giovani con lenticelle ben evidenti; con il tempo però si fessura sviluppando lunghi cordoni longitudinali spesso spiraleggianti.[4] I castagni mostrano ramificazione simpodiale per abscissione della gemma terminale e ciò determina una chioma di forma globosa. I giovani rami possono essere glabri o tomentosi, in genere di colore bruno. Le gemme laterali sono piccole, coperte da 2-3 perule. Le cicatrici fogliari sono semicircolari.

Foglie

Le foglie sono semplici, decidue, grandi, allungate, con margine dentato, stipolate e brevemente picciolate.

Fiori

Sono piante monoiche con fiori unisessuali maschili in amenti terminali e fiori femminili in glomeruli di norma alla base degli amenti maschili. Le infiorescenze possono essere composte da soli fiori maschili (amenti maschili) o da amenti maschili e glomeruli femminili alla base (amenti misti).

I fiori maschili sono riuniti in amenti formati da molti gruppi di fiori, hanno calice con 6 lobi, e da 6 a 20 stami. I fiori femminili si trovano alla base degli amenti misti, in gruppi (glomeruli) di 1-3 fiori, sono racchiusi completamente in un involucro tipico delle fagaceae la cupola, che in questo genere è provvista di spine ramificate e brattee squamiformi. Ogni fiore femminile ha un perianzio 6-8 lobato, fuso con l'ovario che è 6-9 loculare. Gli stili sono da 6 a 9.

L'impollinazione è anemofila, ma anche gli insetti pronubi possono svolgere un ruolo importante.

Frutto

Il frutto è singolo in Castanea pumila, Castanea alnifolia, Castanea ozarkensis e Castanea henryi, in gruppi di 2-3 nelle altre specie, è un achenio, edule, racchiuso completamente in una cupola 2-4 valvata, spinosa chiamata comunemente "riccio".

Tassonomia

Il genere Castanea appartiene alla famiglia Fagaceae.

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Distribuzione e habitat

Il genere è diffuso nel bacino centro-orientale del Mediterraneo, nell'Asia orientale e sul versante atlantico degli Stati Uniti d'America.

La più diffusa e importante specie americana, Castanea dentata, è stata quasi completamente annientata durante i primi decenni del Novecento dal cancro corticale del castagno che ha quindi ridotto anche l'areale del genere.

In Europa il genere è rappresentato dalla sola specie Castanea sativa Miller. In Italia è diffuso in tutta la penisola nei boschi alto-collinari e montani dai 600 a 1300 metri sul livello del mare.

Castagno e ippocastano

Lo stesso argomento in dettaglio: Aesculus.

Nonostante l'apparente rapporto suggerito dal nome e dall'apparenza esteriore, il castagno non è in relazione prossima con l'ippocastano comune (Aesculus hippocastanum L.), né con l'intero genere degli ippocastani (Aesculus), che appartiene a un altro ordine del regno vegetale, quello delle Sapindales.

Inoltre, dal punto di vista botanico, la castagna derivata da specie del genere Castanea è un seme contenuto in un achenio, ossia un frutto indeiscente, mentre la "castagna d'India" è un seme contenuto in una capsula, cioè un frutto deiscente.

Note

  1. ^ a b (EN) Castanea Mill., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  2. ^ (EN) A. Huxley (a cura di), New RHS Dictionary of Gardening, Macmillan, 1992, ISBN 0-333-47494-5.
  3. ^ (EN) Artemas Ward, The Grocer's Encyclopedia - Encyclopedia of Foods and Beverages, New York, 1911 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2010).
  4. ^ (EN) M. Grieve, A Modern Herbal - Chestnut, Sweet, su botanical.com.

Bibliografia

  • Antonaroli Riccardo, Fitofagi, in Il castagno da frutto, Il Divulgatore, vol. 10, Provincia di Bologna, 1999.
  • Cherubini Giovanni, L'Italia rurale del basso Medioevo, Bari, Laterza, 1984.
  • Saltini Antonio, La valle di Ospitale: un'isola di economia naturale a metà del Novecento, in Gruppo di studi Alta Valle del Reno (a cura di), Villaggi, boschi e campi dell'Appennino dal Medioevo all'Età contemporanea, Porretta Terme, Soc. Pistoiese di Storia Patria, 1997.
  • (EN) Bean, W. J., Trees and Shrubs Hardy in the British Isles, 8, revised, London, John Murray, 1970.
  • (EN) Flora of North America: Castanea, su efloras.org.
  • (EN) Flora of China: Castanea, su efloras.org.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 23138 · LCCN (ENsh85020644 · GND (DE4201616-2 · BNF (FRcb11964841v (data) · J9U (ENHE987007284870205171
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