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XXIV legislatura | |
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Stato | Italia |
Elezioni | 26 ottobre 1913 |
Inizio | 27 novembre 1913 |
Fine | 29 settembre 1919 |
Monarca | Vittorio Emanuele III |
Governi | |
Sessioni parlamentari | |
Sessione | Unica |
Camera dei Deputati | |
Presidente | Giuseppe Marcora |
Membri | 508 deputati |
Unione Liberale | 270 / 508
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Partito Radicale Italiano | 62 / 508
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Partito Socialista Italiano | 52 / 508
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Partito Democratico Costituzionale | 29 / 508
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Unione elettorale cattolica italiana | 20 / 508
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Partito Socialista Riformista Italiano | 19 / 508
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Partito Democratico | 11 / 508
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Radicali dissidenti | 11 / 508
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Cattolici Conservatori | 9 / 508
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Partito Repubblicano Italiano | 8 / 508
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Socialisti indipendenti | 8 / 508
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Senato del Regno | |
Presidente | |
Membri | Elenco senatori |
La XXIV legislatura del Regno d'Italia ebbe inizio il 27 novembre 1913 e si concluse il 29 settembre 1919.
Come previsto dalla legge elettorale del 1912, venne ampliato notevolmente il numero dei votanti (dai 2.930.473 delle elezioni del 1909 a 8.443.205), includendo tutti i cittadini maschi di oltre 30 anni (compresi gli analfabeti) e parte dei cittadini tra 21 e 30 (alfabeti oppure in possesso dei requisiti fissati dalle precedenti leggi oppure in regola con il servizio militare); era stabilito il doppio turno con ballottaggio nei collegi uninominali.[1]
Governi formati dai Presidenti del Consiglio dei ministri su incarico reale.
Nella legislatura la Camera tenne 393 sedute.[2]
Nella legislatura il Senato tenne 201 sedute.[2]