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Sylvia Sidney nel 1940

Sylvia Sidney, pseudonimo di Sophia Kosow[1] (New York City, 8 agosto 1910New York City, 1º luglio 1999), è stata un'attrice statunitense, attiva dagli anni venti fino alla morte.

Biografia

Nativa del Bronx, di religione ebraica, è ricordata per il suo aspetto glamorous caratterizzato da lineamenti orientali e, sul piano artistico, per le sue interpretazioni nei film Furia (1936) di Fritz Lang, al fianco di Spencer Tracy, e Sabotaggio (1936) di Alfred Hitchcock, accanto a John Loder.

Candidata all'Oscar alla miglior attrice non protagonista nel 1974, fu protagonista anche in televisione, ottenendo nello stesso anno una candidatura al Golden Globe per la migliore attrice non protagonista, premio poi vinto nel 1986 per il film per la TV Una gelata precoce. Sempre nel 1974 fu candidata al BAFTA.

Fra i riconoscimenti ottenuti in carriera vi sono il Saturn Award per la miglior attrice non protagonista, conseguito nel 1988 per Beetlejuice e il National Board of Review Awards 1973, per Summer Wishes, Winter Dreams (1973), film che le valse anche il Kansas City Film Critics Circle Award per la miglior attrice non protagonista.

Per il contributo dato alla cinematografia, il suo nome è stato iscritto al numero 6245 della Hollywood Walk of Fame.

Primi anni

Nata da Rebecca Saperstein, ebrea nativa della Romania, e da Victor Kosow, anch'egli ebreo, immigrato originario dell'attuale Bielorussia e commesso di un negozio di abbigliamento[2][3], a cinque anni d'età, dopo il divorzio dei genitori, Sylvia fu adottata dal patrigno, il dentista Sigmund Sidney[4]. La madre, di mestiere sarta, assunse il nome di Beatrice Sidney[5].

Sylvia Sidney iniziò la carriera d'attrice all'età di quindici anni adottando subito come nome d'arte il cognome del patrigno. Studiò recitazione alla Theater Guild's School for Acting e apparve in parecchie produzioni teatrali durante tutti gli anni venti guadagnandosi la stima della critica teatrale.

Carriera

Nel 1926 fu scoperta da un talent-scout di Hollywood che la fece debuttare nel cinema. Durante la grande depressione, la Sidney apparve in diversi film, spesso interpretando ruoli da fidanzatina o sorella di gangster, talvolta accanto a mostri sacri del cinema, come Joel McCrea, Fredric March, George Raft (più volte suo partner sul grande schermo) e Cary Grant.

Fra i suoi film di quel periodo figurano, oltre ai citati Sabotaggio e Furia: Una tragedia americana (1931), Le vie della città (1931) e Scena di strada (1931), Il sentiero del pino solitario (1936), girato agli albori del Technicolor, Sono innocente (1937), con Henry Fonda (ispirato alla vicenda di Bonnie e Clyde), Strada sbarrata (1937), con Humphrey Bogart.

Dopo essersi avviata ad una promettente seconda fase della sua carriera con Il circo insanguinato (1941), ma soprattutto recitando accanto a James Cagney in Sangue sul sole (1945), i suoi impegni per il grande schermo negli anni quaranta diminuirono tuttavia drasticamente.

Sylvia Sidney nel trailer del film Il circo insanguinato (1941)

Solo nel 1952 tornò ad interpretare un ruolo di rilievo - quello di Fantine - nel film I miserabili (1952) di Lewis Milestone. La sua interpretazione fu particolarmente apprezzata dalla critica e costituì per lei un'opportunità per riprendere e sviluppare ulteriormente la sua carriera basata sulle sue qualità d'attrice drammatica.

Ricevette una candidatura agli Academy Award per un ruolo da comprimaria nel film Summer Wishes, Winter Dreams (1973). Durante le riprese, Joanne Woodward, anch'essa impegnata in quel film, conversando con la Sidney, ricordò come lei e il marito, l'attore Paul Newman, avessero difficoltà a ricordare la data del loro anniversario di nozze. Successivamente, la Sidney stupì la collega ed amica regalandole un cuscino fatto a mano con la scritta "Paul and Joanne" e la data del loro anniversario[senza fonte].

Con la maturità, la Sidney proseguì tanto nell'attività cinematografica quanto in quella teatrale. Per il cinema interpretò spesso ruoli di supporto, e fu identificabile per il caratteristico timbro profondo della voce, probabilmente causato anche dall'abitudine al fumo di sigaretta[senza fonte]. Fu una formidabile Miss Coral nella versione per il cinema de I Never Promised You a Rose Garden (1977) e, successivamente, interpretò anche il ruolo della nonna di Aidan Quinn nella produzione televisiva Una gelata precoce (1985), ruolo che le fece guadagnare un premio Golden Globe.

Fra i ruoli da lei interpretati vi sono anche quelli in La maledizione di Damien (1978), Beetlejuice (1988), diretta da un suo particolare estimatore, Tim Burton, e La vedova americana (1992), in cui recitò accanto a Jessica Tandy, Marcello Mastroianni, Marcia Gay Harden, Kathy Bates e Shirley MacLaine. Il suo ultimo ruolo cinematografico fu in un altro film di Burton, Mars Attacks! (1996).

In TV, la Sidney apparve nell'episodio pilota de WKRP in Cincinnati; poi con Melanie Mayron nella serie televisiva drammatica Thirtysomething e, infine, nel revival anni novanta di Fantasilandia con Malcolm McDowell, Fyvush Finkel e Mädchen Amick.

La carriera teatrale della Sidney a Broadway si sviluppò su ben cinque decenni, dal debutto subito dopo il conseguimento del diploma alla Theatre Guild School nel 1926 con la commedia in tre atti Prunella[6] al lavoro di Tennessee Williams Vieux Carré, portato in scena nel 1977. Altre sue pièce teatrali furono The Fourposter, Enter Laughing e Barefoot in the Park (commedia di Neil Simon da cui venne tratto anche il film del 1967 A piedi nudi nel parco).

Vita privata

Sylvia Sidney fu sposata tre volte: con l'editorialista Bennett Cerf, dal 1935 al 1936; con l'attore e insegnante di recitazione Luther Adler dal 1938 al 1947, da cui ebbe un figlio, Jacob, morto nel 1987 a 49 anni per sclerosi laterale amiotrofica; e, infine, con il produttore radiofonico ed annunciatore Carlton Alsop (dal 1947 fino al divorzio nel 1951).

Morì in conseguenza di un tumore all'esofago all'età di 88 anni. Il suo corpo fu cremato e le ceneri distribuite a parenti ed amici.

Filmografia

Cinema

Sylvia Sidney con Gary Cooper in Le vie della città (1931)

Televisione

Riconoscimenti

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Sylvia Sidney è stata doppiata da:

Note

  1. ^ (EN) "Sylvia Sidney, 30's Film Heroine, Dies at 88" - articolo del The New York Times
  2. ^ (EN) Approfondimento biografico
  3. ^ (EN) Alfred Hitchcock Wiki
  4. ^ (EN) "Sylvia Sidney, 30's Film Heroine, Dies at 88" - articolo del The New York Times.
  5. ^ (EN) "Sylvia Sidney Sued By Father", New York Times, 19 novembre 1933.
  6. ^ (EN) "Prunella Charming In Guild Youths' Hands" (The New York Times, 16 giugno 1926, pag. 23)
  7. ^ Retroscena della Hollywood italiana. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., Cinema Illustrazione n. 31 del 1932

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Collegamenti esterni

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