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Raffaellino del Garbo (San Lorenzo a Vigliano, 1466 – Firenze, 1524) è stato un pittore italiano.
Figlio di un certo Bartolomeo di Giovanni di Carlo di Cocco, rimase orfano in tenera età e fu allevato da un parente, Pasquino di Carlo, e poi dalla famiglia Capponi. Il nome "del Garbo", con cui il pittore è conosciuto, deriva dalla via del Garbo, a Firenze, dove tenne bottega dal 1513 al 1517. Tale via è esistita e corrisponde all'attuale Via della Condotta nei pressi della Chiesa della Badia.[1]
Si formò nella bottega di Filippino Lippi come testimoniano le notizie fornite nelle Vite di Giorgio Vasari. I suoi influssi sono legati oltre a Filippino, anche al Pinturicchio e a Lorenzo di Credi.
Andrea del Sarto fu un suo discepolo: questo legame sembra confermato da una tavola L'incoronazione della Vergine dipinta da Raffaellino per l'altare maggiore della chiesa di San Michele a San Salvi, per lo stesso committente che affidò ad Andrea del Sarto l'affresco con l'Ultima cena nel refettorio, sempre a San Salvi.
Anche il figlio Bartolomeo, detto il Bontaca, fu pittore e morì il 25 novembre 1555. Di lui non si conoscono né i fatti della vita né l'opera pittorica.
Tra le opere si ricordano:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95697942 · ISNI (EN) 0000 0001 1578 7182 · CERL cnp00549016 · Europeana agent/base/76623 · ULAN (EN) 500002831 · GND (DE) 119167476 · BNE (ES) XX4833294 (data) |
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