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Con italo-salvadoregni si intendono i cittadini di El Salvador di origine italiana o discendente di emigranti italiani.
Caratteristiche
Al 2009 la comunità italiana in El Salvador è ufficialmente costituita da 2.300 emigrati italiani, i cittadini con origine italiana superano invece i 200.000.[1][2]
La maggior parte della comunità italiana, tra italiani e italo-salvadoregni, vive nella capitale San Salvador o nei suoi dintorni, quali Santa Tecla e Santa Ana. Diversi suoi membri si sono distinti nella società, nel commercio, nell'industria e nelle arti.[1][3]
Storia
La maggior parte degli immigrati sono giunti dall'Italia tra il 1871 e la Seconda guerra mondiale, con il picco avvenuto tra il 1880 e il 1930[1][4]:
Nel 1871 il governo salvadoregno attuò delle riforme e si interessò alle colonie agricole, nel 1890 arrivarono gli italiani e nel 1892 si stimavano più di 600 italiani nel territorio nazionale. Arrivarono anche i Salesiani che fondarono la loro prima scuola del Centroamerica, oltre a molti architetti, per costruire teatri come il Teatro de Santa Ana.[1][5][6][7] Nel 1898 fu costituita la Sociedad de Asistencia y Beneficencia entre Italianos en El Salvador, meglio conosciuta come Assistenza Italiana, con l'obiettivo di aiutare gli italiani appena arrivati a trovare lavoro e aiutarli finanziariamente fino all'ottenimento.[8]
Nel primo decennio del secolo tra i 3.000 e i 6.000 italiani immigrarono in El Salvador, provenienti principalmente da Campania e Piemonte, in quel periodo la nazione centroamericana era la seconda destinazione per numero di scelte dagli italiani che espatriavano in America Centrale.[1]
Nel secondo decennio del XX secolo altre migliaia di italiani arrivarono dal sud e dal nord Italia per vari motivi, principalmente originari di Castelnuovo di Conza, Vercelli, Napoli e Torino. Questa tendenza continuò negli anni '20 quando migliaia di italiani emigrarono in cerca di lavoro e migliore qualità della vita.
Italiani immigrati in El Salvador dal 1850 al 1929[9]
Periodo
Italiani immigrati
1850–1869
1.000
1870-1879
2.500
1880-1889
2.000
1890-1899
6.500
1900-1909
10.000
1910-1919
6.000
1920-1929
4.000
Arrivi
32.000
A partire dagli anni '30 l'immigrazione dall'Italia ha iniziato a ridursi.[1]
Profughi italiani sono arrivati durante la Seconda guerra mondiale ma in misura minore rispetto ai tempi precedenti.[4]
Gli italiani si adattarono facilmente e si assimilarono al paese e iniziarono anche a distinguersi, principalmente nel commercio e nell'industria.[1][4]
Durante la metà del XX secolo, un musicista figlio di emigranti napoletani, Francisco Palaviccini, compose musiche nazionali che oggi sono considerate cultura e musica nazionali.[10][11]
Tra il 1989 al 1994, il presidente di El Salvador è stato Alfredo Cristiani, di origine italiana.
^(ES) Adda Montalvo, Mucho más que pizza, su archivo.elsalvador.com. URL consultato il 16 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2021).