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La ISO 26000 in Italia UNI ISO 26000 "Guida alla responsabilità sociale"[1] è una guida per tutti i tipi di organizzazioni, indipendentemente dalle dimensioni e localizzazioni, e fornisce indicazioni su concetti, termini e definizioni relativi alla responsabilità sociale; oltre alle premesse storiche, alle tendenze ed alle caratteristiche della responsabilità sociale.[2]
La ISO 26000 è stata sviluppata dall'ISO/TMBG Technical Management Board - groups.
Per ACCREDIA non è uno standard certificabile.[1]
Il progetto ISO 26000 è iniziato nel 2005 con il contributo di esperti ed osservatori provenienti da 99 Paesi dei quali 69 appartenenti all'area dei Paesi in via di sviluppo.[3] Dopo un intenso lavoro durato cinque anni il Gruppo ISO/TMBG ha raggiunto un accordo condiviso per la pubblicazione.
ISO 26000, pubblicata per la prima volta a Novembre 2010, ha l’intento di aiutare le organizzazioni a contribuire allo sviluppo sostenibile, di incoraggiarle ad andare al di là del mero rispetto delle leggi, di promuovere una comprensione comune nel campo della responsabilità sociale e di integrare altri strumenti ed iniziative per la responsabilità sociale, ma non di sostituirsi ad essi. La ISO 26000 non è una norma di sistema di gestione e non è destinata a fini di certificazione, né a fini regolamentari o contrattuali. Tuttavia vi sono schemi di certificazione (es. SR 10 IQNet) e di responsible labelling che prendono come riferimento i requisiti della norma ISO 26000 per la valutazione di un sistema di gestione per la responsabilità sociale oppure dei rischi di impatti avversi legati a uno o più aspetti della responsabilità sociale.
L'ente italiano di normazione (UNI) ha recepito la versione ISO nella UNI EN ISO 26000 con emissione 2020. [4]
La ISO 26000 adotta lo schema in 7 capitoli nella seguente suddivisione: