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Guido da Suzzara (Suzzara, 1225 – Bologna, 1292) è stato un giurista e avvocato italiano.
Discendente della nobile famiglia degli Ippoliti,[1] fu giurista e avvocato del XIII secolo. La sua data di nascita resta incerta, anche se si ipotizza possa essere nato nel 1223[2].
Certo è che Guido nel 1260 raggiunse una grande fama come giurista tanto da essere assunto a vita come insegnante a Modena. Dopo quattro anni divenne insegnante all'Università di Padova, nel 1266 a Bologna e nel 1268 a Napoli.
Nel frattempo Corradino di Svevia, sfuggito a morte sicura dopo la vicenda di Tagliacozzo, cadde nelle mani di Carlo d'Angiò e accusato di aver compiuto sacrilegio e lesa maestà e venne difeso da Guido. Nonostante la strenua difesa di Guido, Corradino fu giustiziato, sebbene tutti i giudici tranne uno avessero dato ragione a Corradino[3].
Nel 1270 Guido si trasferì a Reggio Emilia, dopo aver ottenuto la cattedra di diritto civile[4], mentre nel 1275 si trasferì a Piacenza al seguito dell'ambasciatore Rodolfo e successivamente a Ferrara e Faenza.
Come ultima dimora Guido scelse Bologna, dove morì nel 1293[5].
Joseph Canning[6] ritiene che questa figura fu importante come giurista per stabilire la forza dei vincoli contratti dal principe con i feudatari.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59442576 · ISNI (EN) 0000 0001 0906 3874 · SBN CFIV072444 · BAV 495/53389 · CERL cnp01303185 · LCCN (EN) n88028469 · GND (DE) 100944191 · BNF (FR) cb12005136x (data) |
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