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Sono definiti erroneamente "gruppi di odio" anti-LGBT dai pro LGBT o sono chiamati più comunemente gruppi anti-LGBT, quelle associazioni e organizzazioni presenti negli Stati Uniti d'America che si dichiarano attivamente contrarie ai diritti LGBT.
I gruppi anti-LGBT sono stati inclusi nella lista corrispondente del Southern Poverty Law Center (SPLC). L'SPLC definisce come gruppo d'odio quel gruppo "[...] le cui convinzioni o pratiche sono volte ad attaccare un tipo particolare di persone nel suo complesso, in genere per le caratteristiche immutabili"; l'SPLC afferma che le attività di questi gruppi d'odio possono includere discorsi, manifestazioni, incontri pubblici, pubblicazioni, opuscoli fino a veri e propri atti criminali e di violenza[1][2].
L'SPLC include nella lista dei gruppi d'odio anti-LGBT solo quelle organizzazioni che diffondono e propagano "quelle false informazioni circa le persone LGBT che sono state completamente screditate da autorità scientifiche e gli insulti immotivati" associandosi in gruppi definiti. L'SPLC afferma che "considerare l'omosessualità contraria alla Bibbia non può bastare per qualificare tali organizzazioni come facenti parte a gruppi d'odio ed essere elencate come tali"[3].
Il presidente dell'SPLC, J. Richard Cohen ebbe a dichiarare che con "informazioni note per essere false intendiamo affermare cose come dire che i gay e le lesbiche hanno una maggiore propensione ad abusare di bambini rispetto agli eterosessuali, cosa questa che la stragrande maggioranza degli studi scientifici credibili hanno determinato essere chiaramente falsa. Da nessuna parte nella nostra relazione abbiamo equiparato l'essere contrari al matrimonio tra persone dello stesso sesso con il discorso d'odio"[4].
Di seguito è riportato un elenco di organizzazioni importanti e degne di nota che basano la loro attività sui discorsi d'odio anti-LGBT, così come vengono classificate dall'SPLC.
Tipologie dei gruppi d'odio
L'SPLC ha riferito che 894 gruppi di odio sono stati attivi negli Stati Uniti nel corso del 2015, in aumento rispetto all'anno precedente[5] quando ne esistevano 784[5]; il che rappresenta una diminuzione rispetto ai 940 attivi nel 2013[6], seguendo una tendenza confermata a partire dai 1007 gruppi estremisti del 2012 e i 1018 del 2011[7]. Questi includono:
53 gruppi senza classificazione[5]. In aggiunta vi sono 34 gruppi che promuovono l'islamofobia[10].
Tracciamento dei gruppi di odio: lodi e critiche
Il Southern Poverty Law Center ha fornito all'FBI informazioni riguardanti i gruppi di odio[11][12]. A partire dal 1981 l'SPLC ha pubblicato un rapporto trimestrale di intelligence che fornisce aggiornamenti sul suo monitoraggio di ciò che descrive come gruppi di odio radicali e degli estremisti presenti negli Stati Uniti, fornendo informazioni anche sugli sforzi organizzativi intrapresi e sulle tattiche di questi gruppi[13][14].
È stato citato dagli studiosi come essere una fonte affidabile sull'estremismo di destra e sui gruppi di odio[15][16][17][18][19]. L'SPLC pubblica anche una newsletter intitolata "HateWatch Weekly", e mantiene aperto un blog, "HateWatch", che controlla l'estrema destra[20]. Rory M. McVeigh, presidente del dipartimento di sociologia dell'Università di Notre Dame, ha descritto l'SPLC come "un'ottima fonte di informazioni per gli scienziati sociali che studiano i gruppi di odio"[16] e le organizzazioni razziste[16].
I dati forniti dall'SPLC sui gruppi di odio sono stati sottoposti a severa valutazione da parte del giornalista Ken Silverstein dell'Harper's Magazine, il quale sostiene che l'organizzazione talvolta esageri le minacce presentate da alcuni gruppi[21]. Sulla scia di una sparatoria avvenuta nell'agosto 2012 presso la sede del Family Research Council, il colonnista del The Washington Post Dana Milbank ha criticato l'aver messo nell'elenco dell'SPLC il "Family Research Council" come un gruppo di odio anti-gay mentre altri, tra cui l'ex editore di Americablog John Aravosis, ne hanno difeso la categorizzazione[22][23].
Nel suo "Intelligence Report" dell'inverno 2010 l'SPLC ha fatto notare che erano passati ramai trent'anni da quando l'esponente del fondamentalismo cristianoAnita Bryant iniziò la sua prima campagna di opposizione organizzata con "Save Our Children" al movimento LGBT sconfiggendo un'ordinanza che vietava la discriminazione nei settori dell'edilizia, dell'occupazione privata e pubblica sulla base dell'orientamento sessuale: "elementi durevoli del diritto religioso sono stati alla ricerca di modi per demonizzare i gay, o almeno per trovare argomenti che impediscano la loro normalizzazione nella società"[28].
Questi gruppi utilizzano gli stereotipi LGBT e i "miti anti-gay per formare la base della sua pretesa che l'omosessualità sia un male sociale che deve essere soppresso, un parere questo respinto da praticamente tutte le autorità mediche e scientifiche pertinenti"[28]. L'SPLC nota che questi miti anti-gay "contribuiscono quasi certamente ad incrementare i discorsi, la violenza e i crimini d'odio rivolti alla comunità LGBT, che è più mirata a tali attacchi di qualsiasi altro gruppo minoritario presente negli Stati Uniti"[28].
Note
^Hate Map, su splcenter.org. URL consultato il 3 settembre 2014 (archiviato il 18 marzo 2011).
^SPLCenter.org: Hate Groups Map, su tolerance.org. URL consultato il 24 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2006).
«In the case of groups the center considers anti-gay ... the center says listings are based on 'propagation of known falsehoods – claims about LGBT people that have been thoroughly discredited by scientific authorities – and repeated, groundless name-calling. Viewing homosexuality as unbiblical does not qualify organizations for listing as hate groups.'»
«We do, however, feel it is important to point out when claims being made are demonstrably false, and when disparaging, emotion-provoking stereotypes are used in place of facts and logic. When we designate an organization as a hate group, it isn't to suppress debate; it is to sound a warning alarm: 'This debater isn't being honest about the facts – and we can prove it.'»
^Hate groups active in 2008, su splcenter.org, Intelligence Report, Spring 2009, pp. 52–58, 59–65. URL consultato il 10 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2019).
^Intelligence Report, su splcenter.org, Southern Poverty Law Center. URL consultato il 18 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
^Hatewatch Weekly, su splcenter.org, Southern Poverty Law Center. URL consultato il 18 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2007).