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Indagare grossolanamente, senza alcun tatto sulle tenerezze sessuali che si scambiano due uomini adulti in risposta a una disposizione sentimentale che è antica quanto il genere umano... "pratiche" che non riguardano nessuno tranne gli interessati; minacciarli di carcere vuol dire aprire la strada a ricattatori di ogni specie... è un modo goffo e maldestro, secondo me, di mostrare il proprio sentire morale. Il paragrafo 175 deve essere abolito[1].
Questa voce presenta una panoramica delle leggi inerenti alle persone e ai comportamenti omosessuali in diversi paesi del mondo; queste possono variare, anche di molto, da paese a paese: dalla completa equiparazione del matrimonio omosessuale a quello eterosessuale da una parte, alla pena di morte come condanna per i comportamenti omosessuali o anche solo per l'espressione della propria identità di genere dall'altra.
Negli ordinamenti giuridici che riconoscono i diritti per le persone lesbiche, gay, bisessuali o transgender, essi sono inquadrati nel più ampio spettro dei diritti umani[2] e dei diritti civili[3] e includono (ma non sono limitati a):
Ad agosto 2024, l'omosessualità è reato in 61[4] paesi al mondo, nonché in 3 giurisdizioni sub-nazionali.[5][6][7] Per comparazione, nel 2006 il numero era di 92, mentre nel 1989, l'anno prima della declassificazione dell'omosessualità come malattia mentale, era di circa 130.
Di questi 61, 45 condannano anche i rapporti omosessuali tra donne oltre che quelli tra uomini. In particolare, 5 nazioni[8] attualmente puniscono i rapporti consensuali omosessuali con la pena di morte. Inoltre, la pena di morte è una pena possibile in altre 6 nazioni.[9][10][11][12]
Ad agosto 2024, 36[13] fra paesi e dipendenze al mondo prevedono il matrimonio tra persone dello stesso sesso e 11[14] riconoscono soltanto altri tipi di unioni civili, inclusa l'Italia.[10] Inoltre, 39 paesi al mondo permettono alle coppie LGBT di poter adottare, mentre ulteriori 2 paesi permettono soltanto la step-child adoption.
I primi documenti riguardanti relazioni tra persone dello stesso sesso provengono dall'antica Grecia. Tali rapporti non sostituivano in nessun modo il matrimonio tra uomo e donna, ma si verificavano prima e accanto a esso. Un uomo maturo non avrebbe mai di solito avuto un compagno maschio maturo (con rare eccezioni in epoca ellenistica come quella riguardante Alessandro Magno e il suo compagno coetaneo Efestione), ma l'uomo più anziano sarebbe stato di norma l'erastès (amante) di un giovane eromenos (amato).
Questa forma di pederastia, derivante dalla più arcaica pederastia cretese, diventa nei secoli seguenti una raffinata e rigorosa istituzione a sfondo anche e soprattutto pedagogico-iniziatico. Gli uomini adulti potevano pertanto anche cercare ragazzi adolescenti come partner, come indicato da alcuni dei primi documenti riguardanti i rapporti pederastici risalenti alla civiltà micenea; spesso sono stati favoriti sulle donne. Anche se i ragazzi schiavi potevano essere acquistati, e abusati, i ragazzi liberi dovevano invece essere corteggiati, oltre che mantenersi rigorosamente entro i limiti stabiliti dalle norme della pederastia greca. Le fonti antiche suggeriscono inoltre che il padre del ragazzo avrebbe dovuto acconsentire al rapporto dando uno speciale benestare.
A proposito di omosessualità maschile tali documenti rappresentano un mondo in cui i rapporti con le donne abbinati in parallelo alle relazioni con i giovani sono stati il fondamento essenziale della vita amorosa di un uomo normale. Le relazioni omoerotiche rappresentavano una istituzione sociale variamente costruita nel tempo e con possibili variazioni da una città all'altra (vedi pederastia ateniese e pederastia tebana). La pratica formale, un rapporto in cui era spesso trattenuto o contenuto l'erotismo tra un maschio adulto libero e un'adolescente altrettanto libero, è stato valutato per i suoi benefici pedagogici inerenti alla paideia e l'agoghé.
Platone ha elogiato i suoi benefici nei primi scritti da lui redatti[15], mentre nelle sue ultime opere è giunto a proporne addirittura la proibizione[16]. Nel Simposio (182 ter-D) si crea un'equivalenza tra l'accettazione dell'omoerotismo e il perseguimento degli ideali democratici (esempio supremo di ciò è quello dato dalla coppia di amanti tirannicidi Armodio e Aristogitone), la sua eventuale soppressione invece con il dispotismo, dicendo che l'"amore per i ragazzi" è considerato vergognoso dai barbari a causa dei loro governi dispotici e antidemocratici, proprio come lo sono anche la filosofia e la nudità atletica, dal momento che non è apparentemente nell'interesse di tali governanti di avere grandi idee generate dai loro sudditi, o potenti amicizie o comunità sportive, tutte attività atte a produrre l'amore per i giovani, che viene così particolarmente evidenziato[17]. Aristotele però poco dopo, nella sua Politica, ha respinto le idee del maestro di abolire le relazioni omoerotiche spiegando inoltre che certi popoli barbari come i Celti gli hanno invece accordato un onore speciale, mentre i Cretesi la usavano per regolare la popolazione[17].
L'ideale dichiarato era che entrambi i partner fossero stati ispirati all'amore simboleggiato da Eros (divinità primordiale che ispira nel cuore la passione erotica sia verso le donne sia nei confronti dei ragazzi), l'erastes doveva offrire disinteressatamente una forma completa di educazione ispirata ai valori civili e militari della polis di appartenenza, oltre a consigli di vita pratica nonché offerte e doni appropriati al proprio eromenos, che in genere finiva col diventare suo allievo devoto e assistente, per tutto il tempo in cui durava la loro relazione.
Mentre la sessualità tra la coppia avrebbe dovuto teoricamente rimanere entro certi limiti prefissati, senza atti penetranti e presumibilmente costituita principalmente dall'atto di frottage, dal sesso intercrurale o altre categorie di sesso non penetrativo. Anche se questo come detto era l'ideale da perseguire, realisticamente parlando, è probabile che in molti di questi rapporti si verificasse anche la fellatio e il sesso anale. Il risultato auspicato era il reciproco miglioramento, sia quindi dell'erastès adulto sia dell'eromenos adolescente, ognuno facendo del suo meglio per eccellere in modo da mantenersi degno del favore dell'altro.
Kenneth J. Dover, seguito poco dopo da Michel Foucault in Storia della sessualità e da David Halperin, presume che all'epoca fosse ritenuto improprio per l'eromenos sentire il desiderio nei confronti del partner né benché meno provarne piacere, dato che non sarebbe stato considerato un segno di mascolinità. La teoria di Dover ha provocato però diversi interrogativi alla luce dell'evidenza della poesia amorosa dell'epoca, Teognide e Anacreonte fra tutti, che suggerisce una connessione ben più emotiva e sentimentale rispetto alle precedenti ricerche accertate. Alcuni studi hanno poi mostrato che gli antichi Greci credevano che lo sperma fosse la fonte del sapere, della conoscenza, e che queste relazioni servissero quindi a passare la tensione ideale verso la saggezza - come una sorta di testimone - dall'erastès all'eromenos all'interno della società.[18].
Una dichiarazione aperta circa una propria omosessualità esclusiva era infine considerata del tutto inaccettabile, passibile di esilio o in alcuni casi anche di condanna penale, questo perché è sempre stato considerato come un dovere civico inerente al proprio gruppo etnico quello di riprodursi.
Saffo, nata sull'isola di Lesbo, è stata inserita dai successivi commentatori Greci nella lista canonica dei nove poeti lirici. Gli aggettivi che derivano dal suo nome e dal luogo di nascita (saffico e lesbica) si sono venuti ad applicare per indicare l'omosessualità femminile a partire dal XIX secolo[19][20]. Il fondamento della poetica saffica è incentrato sulla passione e l'amore per i vari personaggi descritti dalla poetessa, di entrambi i sessi. In molte delle sue poesie si parla di infatuazioni e amore (a volte corrisposto, a volte no) per varie ragazze, ma le descrizioni di veri e propri atti sessuali fisici tra donne sono pochi e oggetto di dibattito[21][22].
Celti
Secondo Aristotele, anche se la maggior parte delle "nazioni belligeranti" sono stati fortemente influenzati dalle loro donne, i Celti erano un popolo alquanto insolito, perché i loro uomini apertamente preferivano amanti maschili (Politica II 1269b)[23]. HD Rankin nel suo "Celti e mondo classico" fa notare che sia attraverso "echi di Ateneo in un suo commento (603a), così come fa anche Ammiano Marcellino (30.9), questa pare essere stata l'opinione generale dell'antichità al riguardo[24].
Nel libro XIII delle sue Deipnosophistai, il retore greco-romano e grammatico Ateneo di Naucrati, ripetendo le affermazioni fatte da Diodoro Siculo nel I secolo a.C. (nella sua Biblioteca 5,32), ha scritto che le donne celtiche erano belle, ma che gli uomini preferivano dormire insieme.
Diodoro è anche andato oltre, affermando che "i giovani si offriranno agli estranei e si sarebbero offesi se l'offerta fosse stata rifiutata". Rankin sostiene che la fonte ultima di queste affermazioni è probabile che sia Posidonio e ipotizza che questi autori possano aver registrato una qual sorta di "rituale maschile"[25].
Nei testi indù e vedici ci sono molte descrizioni di santi, semidei, e anche il Signore Supremo che trascendono le norme di genere e manifestano molteplici combinazioni di sesso e genere[26]. Il Kamasutra, l'antico trattato indiano (un vero e proprio manuale sessuale), parla dei sentimenti rivolte a persone dello stesso sesso. I transessuali sono anche venerati, ad esempio Visnù in sembiante dell'affascinante Mohini ed il Signore Siva come Ardhanarishvara (che significa "per metà donna")[27].
Sir Edward Evan Evans-Pritchard ha registrato che negli ultimi maschi Zande guerrieri del nord Congo regolarmente assumevano giovani amanti maschi di età compresa tra i dodici e i venti anni, che inoltre contribuivano con le faccende domestiche e partecipavano a incontri di sesso intercrurale con i loro mariti più anziani. La pratica era però oramai morta dal XX secolo, dopo che gli europei avevano preso il controllo dei paesi africani, ma è stato raccontato ad Evans-Pritchard dagli anziani con i quali parlava[29].
Giappone feudale
Nel periodo del Giappone medioevale, l'omosessualità è stata riconosciuta, da pari a pari (bi-do), sia in termini di pederastia (wakashudo), sia in termini di prostituzione maschile. Questi rapporti, soprattutto tra samurai e allievo, venivano spesso formalizzati in un "contratto di fraternità"[30].
Lesotho
Gli antropologi Stephen Murray e Will Roscoe hanno riferito che le donne potevano rimanere impegnate in rapporti socialmente sanzionati "a lungo termine, comprendenti relazioni erotiche" chiamato motsoalle[31].
Papua Nuova Guinea
In Papua Nuova Guinea, le relazioni tra persone dello stesso sesso erano parte integrante della cultura fino alla metà del secolo scorso. In molte culture tradizionali melanesiane un ragazzo in età prepuberale si sarebbe accoppiato con un adolescente più grande che sarebbe diventato il suo mentore e che lo avrebbe "inseminato" (per via orale, anale, o altro, a seconda della tribù) per un certo numero di anni, fino al momento anche per i più giovani fosse giunto il periodo della pubertà[32].
Leggi contro la “propaganda” omosessuale
Pari età del consenso tra eterosessuali e omosessuali
Ad agosto 2022, vi sono 110 paesi al mondo che prevedono una stessa età del consenso sia per i rapporti sessuali tra persone di sesso diverso sia per i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. Sono, invece, 11 i paesi in cui vi è una differenza e in tutti i casi è prevista un'età più alta per i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. Di questi 11, 6 sono in Africa, 3 in America e 2 in Asia. In particolare, si tratta di Bahamas (18 anni), Bahrein (21), Benin (21), Repubblica del Congo (21), Costa d'Avorio (18), Indonesia (18), Madagascar (21), Niger (21), Paraguay (16), Rwanda (18) e Suriname (18).[34] L'ultimo paese a eliminare questa distinzione è stato il Cile nel 2022. Una differente età del consenso è prevista anche in alcuni stati degli Stati Uniti d'America (Alabama, Kansas e Texas) e nei territori britannici d'oltremare di Anguilla, Bermuda, Isole Cayman, Turks e Caicos, Isole Vergini britanniche e Montserrat.[35]
Il 31 marzo 2010 il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ha adottato una raccomandazione agli stati membri riguardante le "misure per combattere la discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere".[36]
Nel 2011 il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato la sua prima risoluzione a favore del riconoscimento dei diritti LGBT, seguita da una relazione la quale documenta le violazioni dei diritti delle persone LGBT, tra cui il crimine d'odio, la criminalizzazione dell'omosessualità e la discriminazione. In seguito al rapporto vi è stata l'esortazione a che tutti i paesi che non l'hanno ancora fatto a promulgare ed adottare al più presto leggi di tutela dei diritti LGBT[37][38].
Leggi sulla discriminazione in materia di occupazione per orientamento sessuale e/o identità di genere
Leggi anti-discriminazione che riguardano beni e servizi per orientamento sessuale e/o identità di genere
Leggi sulla discriminazione in costituzione sull'orientamento sessuale e/o sull'identità di genere
Leggi sui crimini d'odio verso le persone LGBT
Divieto dell'incitamento all'odio basato sull'orientamento sessuale e/o sull'identità di genere
Terapia di conversione vietata
Leggi sulla donazione di sangue
Leggi sulla donazione di sangue da parte di uomini che fanno sesso con uomini
Leggi sulla donazione di sangue da parte di donne che sono state partner sessuali di uomini che fanno sesso con uomini
^Andorra, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Danimarca, Ecuador, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Taiwan e Uruguay.
^Bolivia, Cipro, Croazia, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Monaco, Montenegro, Repubblica Ceca, San Marino e Ungheria.
^Eva Cantarella, Bisexuality in the Ancient World (Yale University Press, 1992, 2002, originally published 1988 in Italian), p. xi; Marilyn B. Skinner, introduction to Roman Sexualities (Princeton University Press, 1997), p. 11.
^Evans-Pritchard, E. E. (December, 1970). Sexual Inversion among the Azande. American Anthropologist, New Series, 72(6), 1428–1434.
Stefano Fabeni e Maria Gigliola Toniollo (a cura di), La discriminazione fondata sull'orientamento sessuale. L'attuazione della direttiva 2000/78/CE e la nuova disciplina per la protezione dei diritti delle persone omosessuali sul posto di lavoro, prefazione di Guglielmo Epifani, Ediesse editore, Roma 2005, pp. 564.
(EN) Nielsen J. Wittenkamp, H. Madsen, M. Klug, M. Krawczyk H., Ought sexual minorities to be recognized as prisoners of conscience?, 1978, pp. 42. Sul dibattito che ha portato Amnesty International a riconoscere come "prigionieri di coscienza" le persone condannate per omosessualità fra adulti consenzienti.
Congregazione per la Dottrina della Fede, Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali, 24 luglio 1992. Documento che esprime la contrarietà ufficiale della Chiesa cattolica all'approvazione di leggi che proteggano dalla discriminazione le persone omosessuali.
(EN) SodomyLaws.Org. Sito, molto professionale, dedicato specificamente alle leggi antiomosessuali nel mondo, e alle battaglie per abolirle, costantemente aggiornato. Propone anche una rassegna stampa sul tema.
(EN) ILGA. Il sito dell'ILGA, fornisce informazioni sulle battaglie contro le leggi antiomosessuali nel mondo.
(EN) U.S.A. Supreme Court, Sentenza Boy Scouts of America vs Dale, 28 giugno 2000. La sentenza con cui la Corte Suprema degli USA ha stabilito che i Boy scouts hanno il diritto di discriminare ed escludere le persone omosessuali.