Baustelle
I Baustelle in una foto del 2017
Paese d'origineItalia (bandiera) Italia
GenerePop rock[1]
Indie rock[1]
Rock alternativo[1]
Periodo di attività musicale1996 – in attività
EtichettaBaracca & Burattini (2000-2003)
Mi-Mo/Venus (2003-2005)
Warner Music Italia (2005-2018)
BMG (2022-)
Album pubblicati11
Studio9
Live1
Colonne sonore1
Sito ufficiale

I Baustelle sono un gruppo musicale indie rock italiano, formatosi nel 1996 a Montepulciano, in Toscana. Dal 2005 la formazione del gruppo si è stabilizzata a tre elementi: Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini.

Fra i vari riconoscimenti ricevuti dalla band una Targa Tenco e un disco di platino per l'album Amen, diversi dischi d'oro, il Nastro d'argento alla migliore canzone originale per Piangi Roma dalla colonna sonora del film Giulia non esce la sera (per cui ottenne anche la nomination in due categorie al David di Donatello) e il Premio Lunezia per il valore musical-letterario dell'album Fantasma.

Carriera

Esordi e pubblicazione di Sussidiario illustrato della giovinezza

Francesco Bianconi.

Francesco Bianconi e Claudio Brasini da adolescenti facevano i chitarristi nello stesso gruppo musicale dalle influenze anni sessanta, The Subterraneans, insieme ad altri due ragazzi di Abbadia di Montepulciano. Nel 1997, sulla scia di gruppi come Sonic Youth e Smashing Pumpkins, Bianconi decide di inserire una presenza femminile nel gruppo, provinando una giovanissima Rachele Bastreghi.[2] Del gruppo faceva parte anche il tastierista e arrangiatore elettronico Fabrizio Massara. La sezione ritmica del gruppo (batteria e basso) cambierà molte volte nel corso della storia della band.

Il gruppo cambia nome in Baustelle, termine tedesco che significa "cantiere", "lavori in corso", scelto sfogliando un dizionario italiano-tedesco dopo una lunga ricerca su diversi testi stranieri. Lo stesso Bianconi riferirà che il nome è stato scelto per alcune curiose caratteristiche: contiene la parola "stelle", l'ironica onomatopea "bau" ed "elle", che in lingua francese significa "lei".[3]

Dopo una lunga serie di demo, nel 1999 registrano in due diversi studi a Cascina e a Mondovì l'album d'esordio.[4] A causa di alcune vicissitudini relative all'etichetta discografica, l'album Sussidiario illustrato della giovinezza vedrà la luce solo nel 2000. Il disco, coprodotto dalla band insieme ad Amerigo Verardi e pubblicato dall'etichetta discografica indipendente Baracca & Burattini, scritto da Bianconi e riarrangiato con la band, suscita grande curiosità e apprezzamenti fra pubblico e addetti ai lavori, per la contemporanea presenza di molteplici stili musicali (canzone d'autore, musica elettronica, new wave, bossa nova). Riguardo alle tematiche, si tratta di una specie di "concept album" incentrato sulla descrizione di un'adolescenza romantica e tormentata.[5] In esso spiccano Le vacanze dell'83, Gomma e La canzone del riformatorio. Al disco partecipa anche una giovane Camilla Filippi, che recita in Cinecittà.

Il disco ottiene il premio "Fuori dal Mucchio" (patrocinato dalla rivista Il Mucchio Selvaggio) come "Miglior debutto indipendente".

Nel 2003 Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi partecipano al terzo album dei Virginiana Miller La verità sul tennis facendo da coristi.

La moda del lento

Il 23 maggio 2003 esce La moda del lento, registrato e mixato in tre diversi studi a Montepulciano, a Gattatico e alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani a Milano. Anche per questo nuovo lavoro la band si avvale della produzione artistica di Amerigo Verardi. La moda del lento prosegue ampliando e amplificando il percorso intrapreso con il disco precedente. L'obiettivo è anche questa volta la canzone d'autore nel senso più nobile del termine. Il primo singolo estratto dall'album è Love affair, il cui videoclip, diretto da Lorenzo Vignolo, è trasmesso frequentemente da MTV durante il palinsesto diurno. Nella primavera del 2004 consolidano la loro notorietà con il secondo singolo, Arriva lo ye ye.

Contemporaneamente viene pubblicato un CD singolo contenente la traccia I ragazzi venuti dallo spazio, canzone estratta da un vecchio demo del 1997.

Rachele Bastreghi.

Sempre nel 2003, in novembre, i Baustelle si aggiudicano la prima edizione del Premio per la musica indipendente organizzato dal Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza come "Miglior gruppo/solista" dell'anno.

Il successo de La malavita

A questo punto diventa inevitabile per la band l'interesse di una major, la Warner. Il gruppo quindi, dopo aver firmato con la Warner, ed essere quindi passati da una etichetta discografica indipendente ad una multinazionale, pubblica nel settembre 2005 il suo terzo album, La malavita. Il disco è stato registrato a Torino da Carlo Ubaldo Rossi, produttore storico del rock italiano. L'album è l'ultimo prodotto insieme al tastierista Fabrizio Massara, uscito dal gruppo poco prima della pubblicazione.

Si tratta di un concept album non dichiarato in cui si descrive il "male di vivere". I singoli La guerra è finita (con cui il gruppo si esibisce anche al Festivalbar 2006) e Un romantico a Milano, forti anche degli efficaci videoclip condotti ancora da Lorenzo Vignolo, accrescono enormemente la popolarità dei Baustelle e l'album ottiene il disco d'oro. L'album contiene anche uno dei grandi classici della prima parte della carriera dei Baustelle, Il corvo Joe, spesso riproposta nei concerti del decennio seguente.

L'album sarà certificato disco d'oro (il primo per la band) e sarà anche tra i finalisti della Targa Tenco 2006 nella categoria "Miglior album".

Il 2007 vede Bianconi cimentarsi per la prima volta come autore "conto terzi": suo è il testo del brano Bruci la città di Irene Grandi, singolo con cui la cantante fiorentina vince il "Premio Radio" al Festivalbar. In seguito, il frontman dei Baustelle scriverà per altre interpreti, ossia Paola Turci (La mangiatrice di uomini, 2009), Noemi (Per colpa tua, 2009), Anna Oxa (La tigre, 2010), di nuovo Irene Grandi (La cometa di Halley, in gara al Festival di Sanremo 2010), Chiara (Il futuro che sarà, in gara al Festival di Sanremo 2013) e Musica Nuda (Le cose, 2013).

Vittoria della Targa Tenco con Amen

Anticipato di tre settimane dal vigoroso singolo Charlie fa surf, cui si accompagna un videoclip diretto da Stefano Poletti e Mauro Pittarello, il 1º febbraio 2008 vede la luce il quarto album dal titolo Amen. Questo disco è coprodotto dalla band (diventata un trio dopo l'addio del batterista Claudio Chiari) e da Carlo Ubaldo Rossi. L'album si avvale di prestigiose collaborazioni; partecipano infatti alle registrazioni l'etiope Mulatu Astatke, la cantautrice e polistrumentista Beatrice Antolini, il Maestro Alessandro Alessandroni, Beatrice Martini, la poetessa Francesca Genti e i musicisti Sergio Carnevale e Alessandro Maiorino, con questi ultimi due che continueranno a collaborare coi Baustelle nelle successive produzioni. Inoltre partecipano un'orchestra d'archi e una sezione di fiati.

Il 1º maggio partecipano al concerto del Primo Maggio a Roma. Nell'estate seguente si esibiscono, tra l'altro, all'Heineken Jammin' Festival, al Festival teatro canzone Giorgio Gaber e all'MTV Day.

Amen, che sarà certificato disco di platino, in novembre si aggiudica la Targa Tenco come "Miglior album dell'anno" avendo la meglio sugli altri finalisti: Jovanotti con Safari, Afterhours con I milanesi ammazzano il sabato, Roberto Vecchioni con Di rabbia e di stelle e Francesco De Gregori con Per brevità chiamato artista.

L'album quindi consacra i Baustelle come una delle band più apprezzate nel panorama musicale, grazie anche ai numerosissimi riferimenti cinematografici e letterari, oltre che musicali. Amen contiene i singoli Charlie fa surf, Colombo e Baudelaire (il cui videoclip è una specie di documentario sulla morte girato in Sicilia) e altri pezzi di livello come L'aeroplano e Il liberismo ha i giorni contati.

La colonna sonora di Giulia non esce la sera

Nel gennaio 2009 hanno rappresentato l'Italia alla decima edizione del festival Eurosonic, svoltosi nei Paesi Bassi, a Groninga. La loro partecipazione è stata curata da Rai Radio 1.

Nell'aprile dello stesso anno pubblicano Giulia non esce la sera, colonna sonora del film omonimo di Giuseppe Piccioni, uscito nelle sale poche settimane prima[6]. L'album contiene un inedito duetto con l'attrice, protagonista del film, Valeria Golino dal titolo Piangi Roma, che viene pubblicato anche come singolo. Il pezzo con la Golino vince il Nastro d'argento alla migliore canzone originale.

Nello stesso periodo (aprile 2009) partecipano al progetto musicale "Artisti Uniti per l'Abruzzo", per raccogliere fondi per il conservatorio e il teatro dell'Aquila, con il pezzo Domani 21/04.2009.

I mistici dell'occidente e il Cofanetto illustrato della giovinezza

Il 26 marzo 2010 esce un nuovo album di inediti, a due anni di distanza dal precedente Amen, dal titolo I mistici dell'Occidente. L'album è prodotto dall'irlandese Pat McCarthy, già noto produttore di Madonna, U2 e R.E.M., e da Francesco Bianconi.

L'11 marzo 2010 esce il primo singolo estratto dal nuovo album, Gli spietati. Seguirà il 21 maggio la pubblicazione del secondo singolo, Le rane. Spiccano all'interno dell'album anche i pezzi La canzone della rivoluzione e Il sottoscritto.

L'album, certificato disco d'oro dopo due mesi di permanenza in classifica, è secondo classificato tra i finalisti della Targa Tenco 2010 nella categoria "Album dell'anno".

Segue un mini tour di 4 date a Torino (headliner del concerto del 25 aprile in Piazza Castello), Milano, Firenze e Roma chiamato "Baustelle e l'orchestra dei mistici dell'occidente", che vede i Baustelle sul palco con la band che li seguirà poi nel tour estivo, lo GnuQuartet, 4 fiati e un coro di 4 voci, per un totale di 21 elementi sul palco.

Il 1º maggio 2010 partecipano al Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma.

Nel corso del tour estivo in tutta Italia si ha l'uscita dei videoclip de Gli spietati (diretto da Daniele Persica) e de Le rane (regia di Lorenzo Vignolo). Il primo, che ha visto la partecipazione di numerosi attori italiani tra i quali Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni e Valentina Lodovini, ottiene il "Premio Clip Music 2010 - categoria senior", un progetto speciale del Ravello Festival.

Nel novembre 2010 esce la ristampa rimasterizzata del primo album Sussidiario illustrato della giovinezza (datato 2000), per festeggiare i dieci anni dalla pubblicazione dell'album d'esordio, la cui prima edizione nel frattempo aveva raggiunto prezzi esorbitanti nel mercato dei collezionisti.

Nello stesso periodo è partito nei club "Il tour del sussidiario 2010", una serie di concerti incentrati sul vecchio repertorio, ed è stato pubblicato il Cofanetto illustrato della giovinezza, un box in tiratura limitata acquistabile sul sito della band e contenente, tra l'altro, i brani La canzone del parco e Gomma (di cui è stato prodotto anche il videoclip) reincisi con un diverso arrangiamento.

Dal 19 gennaio 2011 è disponibile il libro-storia sul gruppo musicale intitolato I Baustelle mistici dell'Occidente: libro di 208 pagine a cura di Paolo Jachia e Davide Pilla per la casa editrice Àncora. Il libro conta sette capitoli: Sussidiario illustrato della giovinezza, La moda del lento, La Malavita, Amen, I mistici dell'Occidente, La "strategia artistica" dei Baustelle e Dal male di vivere alle domande sul silenzio di Dio. L'opera contiene due allegati: Intervista immaginaria ai Baustelle, antologia dalle interviste 2000-2010; e Le altre donne dei Baustelle che tratta delle collaborazioni con le donne della musica quali Irene Grandi, Noemi, Anna Oxa, Syria, Paola Turci e Valeria Golino[7].

Fantasma

A maggio 2012 cominciano le registrazioni del sesto album in studio, che avvengono in parte in Polonia e in parte nella Fortezza Medicea del borgo di Montepulciano, luogo d'origine della band (alcune registrazioni eseguite anche con l'organo a canne della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Montepulciano Stazione)[8]. Il lavoro, il primo in cui lo stesso gruppo assume il ruolo relativo alla direzione artistica, si avvale, inoltre, del contributo di un'orchestra sinfonica di 60 elementi, la Film Harmony Orchestra di Breslavia (Polonia) e della collaborazione tecnica e artistica di Enrico Gabrielli. La data di pubblicazione dell'album, inizialmente fissata in maniera indicativa per gennaio 2013[9], viene ufficializzata il 13 novembre 2012. Dopo la pubblicazione di alcuni teaser trailer, vengono infatti comunicati il titolo e la data di pubblicazione del nuovo album. Il sesto disco in studio si intitola Fantasma e viene pubblicato il 29 gennaio 2013, sempre da Warner Atlantic.[10]

Lo stesso 13 novembre 2012 viene pubblicata la compilation Per Gaber... io ci sono (distribuita da Sony Music), tributo a Giorgio Gaber a cui partecipano anche i Baustelle con il brano Latte 70.

Il 28 dicembre 2012 viene pubblicato il primo singolo estratto da Fantasma. Si tratta di La morte (non esiste più), il cui videoclip, realizzato da Cosimo Alemà, viene diffuso l'8 gennaio 2013.

Tra il 21 gennaio e il 1º febbraio 2013 Radio 2 trasmette un format di 10 puntate dal titolo Storie di fantasmi, a cui partecipano i Baustelle insieme con Andrea Gentile, Alcide Pierantozzi, Giuseppe Genna, Antonio Riccardi, Massimiliano Viel, Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro.

Nel frattempo Fantasma entra direttamente alla seconda posizione nella classifica FIMI degli album più venduti.[10]

Tra il 18 e il 25 febbraio 2013 i Baustelle hanno presentato in anteprima le nuove canzoni attraverso cinque concerti in altrettanti grandi teatri italiani, accompagnati dall'orchestra sinfonica Ensemble Simphony Orchestra diretta dal maestro Enrico Gabrielli. Precisamente si sono esibiti a Cosenza, Bari, Roma, Firenze e Milano. Dal marzo 2013 intraprendono un tour teatrale in Italia.

Il 5 giugno 2013 è stato diffuso in anteprima sul sito de La Repubblica il video del brano Nessuno, diretto da Gianluca Moro e Daniele Natali.[11] Dall'8 giugno seguente la band riprende il tour, portando il proprio repertorio in antiche piazze e altri luoghi suggestivi.[12] Il 12 luglio seguente viene pubblicato come terzo singolo tratto da Fantasma il brano Monumentale, accompagnato da un videoclip diretto da Paoloreste Gelfo e diffuso tre giorni dopo.[13]

Il 24 luglio viene pubblicato il secondo libro sui Baustelle, intitolato I Baustelle e la canzone (Atmosphere Libri) e scritto dal critico musicale Andrea Bernardini.[14]

Il 27 luglio il loro concerto all'Auditorium Parco della Musica di Roma viene trasmesso in diretta streaming sul sito di Telecom Italia nell'ambito dell'iniziativa Luglio suona Web.[15]

Nel settembre 2013 l'album Fantasma viene inserito nella rosa dei cinque finalisti della Targa Tenco nella categoria "album dell'anno".[16] I Baustelle giungono secondi dietro a Niccolò Fabi con Ecco.[17]

Due brani in versione strumentale tratti da Fantasma, ossia Radioattività e Il futuro, vengono scelti per la colonna sonora del film I corpi estranei di Mirko Locatelli (Il futuro è presente anche nel trailer ufficiale del film), in concorso al Festival internazionale del film di Roma 2013. Inoltre lo stesso regista Locatelli dirige anche un videoclip de Il futuro, che verrà pubblicato all'inizio del 2014. Dal 17 novembre 2013 i Baustelle intraprendono un tour acustico chiamato Minimal Fantasma Tour[18] in cui presentano anche alcune cover: Signora ricca di una certa età (versione italiana del brano A Lady of a Certain Age dei The Divine Comedy), Il mio autunno (adattamento di My Autumn's Done Come di Lee Hazlewood), Col tempo sai di Léo Ferré e Stranizza d'amuri di Franco Battiato.

Il 3 dicembre 2013 l'album La moda del lento (2003) viene reso nuovamente disponibile nel suo formato originale in digipak e in una versione in vinile a tiratura limitata.[19][20]

Nei primi mesi del 2014 Rachele partecipa alla ristampa dell'album Hai paura del buio? degli Afterhours, contribuendo al rifacimento del brano Mi trovo nuovo.

In contemporanea con l'uscita nelle sale cinematografiche del film I corpi estranei di Mirko Locatelli, il 2 aprile 2014 viene diffuso il videoclip del brano Il futuro, diretto dallo stesso regista e interpretato da Filippo Timi.[21]

Nel settembre 2014 esce l'album Il tramonto dell'Occidente del cantautore Mario Venuti, al quale collabora Francesco Bianconi nei ruoli di produttore, esecutore, interprete e autore. Nel dicembre 2014 Rachele Bastreghi pubblica il singolo Mon petit ami du passé, primo estratto dall'EP realizzato da solista Marie, che viene pubblicato nel gennaio 2015.[22]

Il gruppo in concerto nel parco di Villalago a Terni il 18 luglio 2006

Roma Live!

Nell'ottobre 2015 il gruppo comunica la pubblicazione del suo primo album dal vivo. Si tratta di Roma Live!, disco che esce il 13 novembre seguente. L'album è stato registrato durante tre tappe tenutesi a Roma nel corso del tour di Fantasma e presenta due cover: la versione italiana di A Lady of a Certain Age dei The Divine Comedy e Col tempo di Léo Ferré.[23][24]

L'amore e la violenza

Ad ottobre 2016 pubblicano a sorpresa in free download sul loro sito ufficiale Lili Marleen, brano inedito che tuttavia, per esplicita dichiarazione della band, non sarà ricompreso nel loro nuovo album di inediti.

Il 28 novembre 2016 annunciano la pubblicazione del loro nuovo album di inediti L'amore e la violenza, uscito il 13 gennaio 2017 per Warner Music Italy e composto da 12 brani.[25] Contestualmente annunciano il tour dei teatri che seguirà alla pubblicazione del disco. Il 30 dicembre viene reso disponibile il singolo di lancio del nuovo album, ossia Amanda Lear.[26]

Nel gennaio 2017 il disco L'amore e la violenza debutta alla seconda posizione nella classifica FIMI Album e al primo in quella relativa ai vinili.[27] Il 26 febbraio 2017 il gruppo intraprende, con una "data zero" a Foligno il tour promozionale teatrale del disco, che ha invece nella data del 4 marzo seguente a Varese il suo avvio ufficiale.[28]

Il 24 marzo 2017 viene pubblicato il videoclip del breve intro strumentale Love, diretto da Tommaso Ottomano.[29] Il 31 marzo 2017 il gruppo rende disponibile in formato digitale Eyes Without a Face, cover del brano di Billy Idol del 1983 realizzato per uno spot di Gucci Eyewear.[30]

Il 13 aprile 2017 esce il secondo singolo ufficiale estratto da L'amore e la violenza, ossia Il Vangelo di Giovanni, il cui video è stato diffuso alla fine dello stesso mese. Gli fa seguito il brano autoriale Betty, uscito il 9 giugno. Il video di questo brano è uscito il 13 luglio.

Il 26 maggio il gruppo partecipa al MI AMI Festival a Milano. Dal 16 giugno seguente a Ravenna intraprende il tour L'estate, l'amore e la violenza, che tocca diverse zone d'Italia non raggiunte da tour teatrale.[31] Dopo la fine del tour, nel mese di novembre viene pubblicata la biografia autorizzata L'amore e la violenza. Una storia dei Baustelle, a cura di Federico Guglielmi per Giunti Editore.[32] Nel frattempo L'amore e la violenza viene certificato disco d'oro dalla FIMI.[33]

L'amore e la violenza - Vol. 2

Claudio Brasini.

Il 25 gennaio 2018 il gruppo annuncia, tramite un breve video dallo stile dei film horror anni '70, l'uscita di un nuovo album dal titolo, quale successore dell'ultimo lavoro, L'amore e la violenza - Vol. 2.[34] L'album è stato anticipato dal singolo Veronica, n.2, brano già eseguito in alcuni live alla conclusione dei concerti del precedente tour e di cui è stato anche pubblicato un videoclip. Il secondo singolo è stato Jesse James e Billy Kid.

L'ottavo album del trio, L'amore e la violenza - Vol. 2 è uscito il 23 marzo 2018. L'album[35], prodotto artisticamente da Bianconi e mixato da Pino "Pinaxa" Pischetola, composto da dodici brani definiti da Bianconi "dodici nuovi pezzi facili",[36] ha esordito alla quarta posizione nella classifica Fimi.

Nell'aprile 2018 la band di Montepulciano ha intrapreso un tour in supporto all'album toccando varie località italiane e conclusosi in estate.[37] Dopo il concerto a Torino del 29 settembre 2018, svoltosi in occasione del decimo anniversario dell'album Amen, il gruppo dichiara di voler prendere una pausa dalla scena musicale: «È stato per noi il modo migliore per chiudere due anni meravigliosi di Amore e di Violenza. Adesso un po' di pace. A presto».[38][39] In seguito la band ha preso una lunga pausa, in cui Bianconi e Bastreghi si sono dedicati ad alcuni progetti come solisti (tra cui i dischi Forever e Psychodonna) con l'eccezione dell'interpretazione dal vivo de I treni di Tozeur contenuta poi nel disco Invito al viaggio. Concerto per Franco Battiato (2021).

Ritorno sulle scene (Elvis e un nuovo EP con I Cani)

Dopo quattro anni, la band torna sulle scene alla fine del 2022 partecipando come ospite alla puntata semifinale di X Factor 2022 a cui segue un nuovo tour.

Il nuovo singolo, Contro il mondo esce, accompagnato da un videoclip, il 5 gennaio 2023. Si tratta del primo estratto dal nuovo album in studio Elvis, che viene pubblicato il 14 aprile 2023. Dall'album vengono estratti in seguito, come singoli, anche Milano è la metafora dell'amore (di cui viene pubblicato un videoclip) e La nostra vita.

A febbraio i Baustelle hanno partecipato come ospiti al Festival di Sanremo 2023, nella serata dedicata alle cover e ai duetti insieme ai Coma Cose, con il brano Sarà perché ti amo in una versione arrangiata dai Mamakass. Nella medesima serata il brano Charlie fa surf è eseguito dal concorrente Sethu insieme ai Bnkr44; inoltre, nella stessa gara canora, Bianconi è stato coautore con Kaballà e Fio Zanotti del brano Sali (canto dell'anima) presentato da Anna Oxa.[40][41]

Il gruppo partecipa poi al singolo di Tommaso Paradiso Amore indiano, pubblicato il 28 maggio.[42]

Il 6 dicembre dello stesso anno esce, a sorpresa[43], l'EP I CANI BAUSTELLE, uno split album tra la band di Montepulciano e I Cani di Niccolò Contessa. Inizialmente solo in formato dodici pollici, il disco viene reso disponibile anche sulla piattaforma Bandcamp[44] nel corso della stessa giornata.[45]

Stile

Il frontman della band, Francesco Bianconi, è appassionato dei grandi compositori pop e folk degli anni sessanta, come Burt Bacharach, Phil Spector, Serge Gainsbourg, George Brassens e Jacques Brel, e dei cantautori italiani Fabrizio De André, Piero Ciampi[46] e Franco Battiato.[47]

I testi, solitamente opera di Bianconi, talvolta in collaborazione con Rachele Bastreghi, presentano un ampio uso del citazionismo[48], colto o popolare (spaziando ad esempio da Schopenhauer a Dostoevskij, fino a Poe, Leopardi, Prévert, Baudelaire e Houellebecq[49][50][51][52]), alla maniera del cantautore siciliano, e raccontano, come nelle opere soliste dello stesso frontman, temi che spaziano dal senso della vita alla critica sociale del consumismo, passando per il sesso, la ricerca di una spiritualità alternativa, il suicidio, la depressione, i problemi della gioventù, la morte, la diversità, la solitudine, il male esistenziale ma anche l'emarginazione e la nostalgia per l'adolescenza, l'amore, la violenza e il tempo che passa.[48] Diversi brani hanno spunti autobiografici, letterari o filosofici, e una riflessione spesso di taglio nichilista, ironico, esistenzialista e pessimista, a volte distaccato, a volte romantico sulla vita, definita da essi come "tragica, bellissima e inutile".[48]

Numerosi testi hanno per protagoniste figure femminili, inizialmente adolescenti problematiche poi donne, con il passaggio della band da tematiche più giovaniliste ad adulte (non a caso col tempo la voce di Bastreghi è molto più presente, anche per interi brani, con Bianconi ad accompagnare nei cori, invertendo il precedente modulo narrativo), che sono sia persone a cui è dedicato il brano, che, spesso, lo specchio metaforico dei sentimenti dello stesso autore o della sua generazione.[53] I protagonisti delle canzoni sono immersi in un'atmosfera sia realistica e cruda che da favola gotica e malinconico-nostalgica, in contrasto col presente. Riguardo all'attenzione per la figura, spesso tragica, delle ragazze e delle donne nelle canzoni dei Baustelle, Bianconi (che ha scritto anche numerose canzoni per interpreti femminili[54] come Irene Grandi o Paola Turci, Anna Oxa, Chiara Galiazzo e Noemi) ha dichiarato, intervistato:

«Domanda: "La gioventù però è un tema di cui cantate da sempre. Tante figure di adolescenti, quasi sempre femminili, hanno affollato le vostre canzoni: da Betty a Martina, da Monica a vita bassa alle bambine senza scelta. Come mai?"
Francesco Bianconi: "La presenza femminile dipende dall'eterosessualità di chi scrive, prima di tutto [ride]. Scherzi a parte, le adolescenti sono interessanti da raccontare, mi affascinano, sono come delle bambine o delle fatine nelle fiabe. Sono il simbolo della fragilità umana, sono delle sventurate in un mondo devastato. E chiaramente non c’è solo un vago interesse erotico, ma anche una volontà protettiva. L’idea è raccontare una storia in cui la bambina entra nel bosco ed è tutto buio, un classico motore narrativo: la bambina che cammina".
D: Un'immagine che è esattamente l’incipit di “Ragazzina”, la canzone che hai dedicato a tua figlia da futura adolescente.
FB: "Mia figlia è la bambina più a portata di mano che ho che cammina da sola nel bosco".[48]»

Dopo l'esordio, avvenuto con la pubblicazione dell'album Sussidiario illustrato della giovinezza (2000), la band riceve numerosi consensi positivi dalla critica, che ne elogia l'ecletticità di stili. Nei brani che compongono il "Sussidiario" si fondono sonorità diverse, quali quelle dell'elettronica, della musica d'autore sia italiana che francese, della new wave, del synth pop, dell'indie rock, del new romantic e della bossa nova.[55] Già in questo lavoro, comunque, si intravedono gli stili che faranno da colonne portanti nella successiva produzione, ossia quelli riconducibili alle colonne sonore dei film western e poliziotteschi degli anni settanta.[56] Il talento compositivo di Bianconi si propone in un pop molto particolare, capace di essere sia romantico e coinvolgente, che graffiante e aggressivo. I temi frizzanti e ricchi di originalità si affiancano all'intensità e la liricità, espressi attraverso i testi visionari e ricchi di citazioni letterarie e cinematografiche, le voci impostate e i duetti. Inoltre, il primo album è caratterizzato da un suono cosiddetto lo-fi, che è comunque insito nel circuito underground.[46] La forma del concept album, seppur non dichiarata, sarà ripetuta anche in lavori successivi, ed esprime al meglio una singola tematica, sviluppata in un vero e proprio percorso, come ne La malavita e Fantasma.

Con La moda del lento (2003) la band modifica leggermente le sonorità, abbandonando in parte la spontaneità e avvicinandosi a uno stile più accattivante e raffinato, grazie all'utilizzo di meno chitarre elettriche e più moog e theremin, che caratterizzano le parti strumentali di parecchi brani dell'album, come Love affair e Beethoven o Chopin. Allo stesso tempo sono presenti melodie più dolci e leggere, come in Arriva lo ye ye o Reclame. L'obiettivo è quindi quello di slegare il connesso tra melodia e cantautorato.[46]

Ne La malavita (2005), grazie ad un budget più alto fornito dalla nuova etichetta discografica, il gruppo si avvale per la prima volta di un'orchestra sinfonica e di moderne tecnologie di missaggio e filtraggio dei suoni. Il prezzo di questo passo è però rappresentato dall'abbandono di Fabrizio Massara, vero artefice dei suoni meno tradizionali dei primi due album.

Amen (2008) conferma questo salto verso un pop più elaborato e introspettivo, anche se sono sempre presenti i pezzi movimentati ed accattivanti. In questo album, comunque, il livello compositivo si fa notevolmente superiore, più sostanzioso ed eterogeneo. Si può affermare che Amen sia il disco della maturità: contiene tutto il repertorio dei Baustelle, dalla canzone sentimentale, a quelle ballabili e tipicamente indie; vi sono brani più complessi e non immediati, brani psichedelici e strumentali.[57] Inoltre, i temi di carattere personale, in questo lavoro, lasciano spesso spazio a tematiche sociali trattate in maniera pungente e diretta. Il disco è stato infatti definito dallo stesso Bianconi, "un disco sulla civiltà occidentale moderna, una civiltà che ai miei occhi fa schifo".[58]

Dopo aver realizzato la colonna sonora Giulia non esce la sera (2009), principalmente strumentale e fatta di brevi momenti per quartetti d'archi, sulla scia della moderna tendenza minimal-classicista, realizzano I mistici dell'Occidente (2010). Questo quinto album, che a differenza degli altri non ha un aspetto concettuale, viene indicato dalla critica come il meno riuscito dell'intera produzione, a causa della presunta assenza di mordente e della diversa orecchiabilità rispetto al passato. Lo stile si fa dunque più serio ma, al contempo, la tecnica e la fedeltà alla metrica sono, secondo la critica, migliori. Anche i temi abbandonano in parte la voglia di "educare" per arrivare direttamente "alla pancia".[46][59]

In Fantasma (2013), concept album pop barocco incentrato sul tema della morte e del tempo, e registrato per intero con un'orchestra sinfonica di 60 elementi, la band si slancia in maniera più incisiva in quel percorso intrapreso con il precedente album, ricercando uno stile classicista più ambizioso. Si può considerare l'album organizzato come un film, quindi come una colonna sonora, che racchiude sonorità spettrali, densità ed esoterismo, il tutto attraverso un taglio profondamente sinfonico.[46] In maniera molto più minimalista a livello strumentale, le tematiche e i suoni di Fantasma sono ritornati nel primo disco solista di Bianconi, Forever (2020) e in produzioni successive.

Dopo l'album dal vivo Roma Live! (2015), il gruppo pubblica nel 2017 L'amore e la violenza, un album definito da Francesco Bianconi "oscenamente pop" e "colorato" dal punto di vista sonoro,[60] per la realizzazione del quale non è stata utilizzata la batteria, sostituita da campionamenti di tamburi e microsamples tratti da vinili pubblicati tra il 1975 ed il 1982. La volontà di utilizzare un timbro analogico viene ulteriormente accentuata dall'assenza di un'orchestra, presente invece in Fantasma, al posto della quale il gruppo ha preferito utilizzare sintetizzatori, minimoog, un mellotron (che spesso caratterizza le esibizioni della band) e un organo Vox Continental, affiancati da strumenti più tradizionali quali pianoforte, chitarre elettriche e marimba.[60] In L'amore e la violenza - Vol. 2 (2018) il gruppo continua il percorso tracciato col precedente disco, di cui costituisce la continuazione, cioè si affida a strumentazioni elettroniche tipiche degli anni '70 e '80, compresi gli amplificatori; tuttavia si fa più massiccio rispetto al "Vol. 1", l'utilizzo di chitarre elettriche e il contesto musicale del disco si fa più vicino al rock anche psichedelico in alcune tracce.[61]

Elvis è invece caratterizzato da suoni meno pop e con poca elettronica rispetto ai due precedenti, e più rock anni '70. A livello di strumentazione, tornano predominanti le chitarre elettriche, il basso e la batteria acustica, mescolati all'uso di strumenti a fiato, organo Hammond e piano elettrico; per la prima volta il trio si avvicina a generi che spaziano dal glam rock al gospel, dalla black music alle ballad di stampo più soul.[62]

Formazione

Formazione attuale

Turnisti

  • Lorenzo Fornabaio – chitarra (2023-presente)
  • Milo Scaglioni – basso (2023-presente)
  • Alberto Bazzoli – tastiere (2023-presente)
  • Giulia Formica (Julie Ant) – batteria, cori (2023-presente)

Ex componenti

  • Fabrizio Massara – tastiere, programmazioni (1996-2005)
  • Claudio Chiari – batteria (2002- Ott. 2006)
  • Stefano Vivaldi – basso (2002-2004)
  • Michele Angiolini – batteria (1996-2002)
  • Mirko Cappelli – basso (1996-2002)

Ex-turnisti

  • Camilla Filippi - voce (2000)
  • Enrico Amendolia - basso (2004-2006)
  • Samuele Bucelli Martinozzi – batteria (2003-2004)
  • Nicola Manzan – chitarre, violino (2008)
  • Sergio Carnevale – batteria (2008)
  • Alessandro Maiorino – basso (2008-2018)
  • Ettore Bianconi – tastiere, elettronica (2010-2018)
  • Paolo Inserra – batteria (2010-2014)
  • Roberto Romano – sassofono, flauto traverso (2013-2014)
  • Paolo Raineri – tromba (2013-2014)
  • Diego Palazzo – chitarre, tastiere (2013-2018)
  • Sebastiano De Gennaro – percussioni, batteria, marimba, vibrafono, timpani (2013-2018)
  • Andrea Faccioli – chitarre (2017-2018)

Cronologia della formazione

Discografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei Baustelle.

Videografia

Titolo Anno Autore
Le vacanze dell'83 2001 regia di Domenico Liggeri
Love affair 2003 regia di Lorenzo Vignolo
Arriva lo ye-ye 2004
La guerra è finita 2005
Un romantico a Milano 2006
Charlie fa surf 2008 regia di Stefano Poletti e Mauro Pittarello
Colombo 2008 regia di Stefano Poletti
Baudelaire 2008 regia di Mr.Maciunas e Massimiliano Bartolini
Piangi Roma 2009 regia di Fabio Paleari
Gli spietati 2010 regia di Daniele Persica
Le rane 2010 regia di Lorenzo Vignolo
Gomma (versione 2010) 2010 regia di Dandaddy
La morte (non esiste più) 2013 regia di Cosimo Alemà
Nessuno 2013 regia di Gianluca Moro e Daniele Natali
Monumentale 2013 regia di Paoloreste Gelfo
Il futuro 2014 regia di Mirko Locatelli
Lili Marleen 2016 montaggio AV
Amanda Lear 2017 regia di TO GUYS
Love 2017 regia di Tommaso Ottomano
Il Vangelo di Giovanni 2017
Betty 2017 regia di Fabio Capalbo e Francesco Bianconi[63]
Veronica, n.2 2018 regia di Zavvo Nicolosi
Jesse James e Billy Kid 2018 regia di Jacopo Farina[64]
Contro il mondo 2023 regia di Marco Cella
Milano è la metafora dell'amore 2023 regia di Pierfrancesco Cari
Amore indiano 2023 regia di YouNuts!

Libri

  • I musicisti arrivano già stanchi negli hotel. Fotodiario intimo di Baustelle in movimento, La nave di Teseo, 2019.

Riconoscimenti

  • 2000 - Premio della Critica Musica & Dischi come "Migliore opera prima" per Sussidiario illustrato della giovinezza.
  • 2000 - Premio "Fuori dal Mucchio" (patrocinato dalla rivista Il Mucchio Selvaggio) come "Miglior debutto indipendente" per Sussidiario illustrato della giovinezza.
  • 2003 - 1ª edizione del "Premio Italiano per la Musica Indipendente" (patrocinato dal Meeting delle Etichette Indipendenti) come "Miglior gruppo/solista".
  • 2005 - Disco d'oro FIMI per La malavita
  • 2008 - "Targa Tenco" per Amen come "Miglior album dell'anno".
  • 2008 - Disco di platino FIMI per Amen.
  • 2008 - Premio "Borsa Indies" di Musica & Dischi per Amen.
  • 2009 - Premio "Nastro d'argento alla migliore canzone originale" 2009 per Piangi Roma.
  • 2009 - Candidatura David di Donatello 2009 miglior colonna sonora (Giulia non esce la sera) e miglior canzone originale (Piangi Roma)
  • 2010 - Premio "Clip Music 2010 - categoria senior" (nell'ambito del Ravello Festival) per Gli spietati.
  • 2010 - Disco d'oro per I mistici dell'Occidente.
  • 2013 - Premio Lunezia - categoria Premio della Critica per il valore Musical-Letterario dell'album Fantasma.
  • 2013 - Disco d'oro per Fantasma
  • 2017 - Disco d'oro per L'amore e la violenza

Note

  1. ^ a b c Tag - Baustelle, su Last.fm. URL consultato l'11 luglio 2023.
  2. ^ Luca Valtorta, Baustelle, la nostra cognizione del dolore, su xl.repubblica.it, la Repubblica XL. URL consultato l'8 dicembre 2011.
  3. ^ Baustelle - Discografia, Testi, Spartiti, Biografia, Foto, Eventi, Video, Notizie, su sonorika.com. URL consultato il 25 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2010).
  4. ^ Scheda titolo Sussidiario Illustrato della Giovinezza. Discografia Nazionale della Canzone Italiana
  5. ^ Build the modern chansonnier: una discografia ragionata dei Baustelle, su rockit.it, 1º ottobre 2014.
  6. ^ Baustelle: «La colonna sonora ti fa scrollare di dosso il tuo ego», mentelocale.it, su genova.mentelocale.it. URL consultato il 31 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
  7. ^ Rockol com s.r.l, √ Esce 'I Baustelle Mistici dell'Occidente', il primo libro scritto sui Baustelle, su Rockol. URL consultato l'11 luglio 2023.
  8. ^ Baustelle, il ritorno a casa"A caccia dei suoni di Montepulciano", su la Repubblica, 28 luglio 2012. URL consultato l'11 luglio 2023.
  9. ^ BAUSTELLE: IL NUOVO DISCO A GENNAIO 2013 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2012). - gibilterra.org
  10. ^ a b gibilterra.org. URL consultato il 13 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2012).
  11. ^ Baustelle, "Nessuno": anteprima videoclip. video.repubblica.it
  12. ^ Baustelle, l'estate del Fantasma toure la magia del nuovo video: "Nessuno", su la Repubblica, 5 giugno 2013. URL consultato l'11 luglio 2023.
  13. ^ BAUSTELLE: IL NUOVO SINGOLO È MONUMENTALE (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013). gibilterra.org
  14. ^ Baustelle dal 24 luglio in libreria (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013). loudvision.it
  15. ^ Luglio suona Web: il concerto dei Baustelle in diretta streaming, su AgoraVox Italia. URL consultato l'11 luglio 2023.
  16. ^ Comunicato 17.09.2013 (PDF) (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2013). clubtenco.it
  17. ^ APPINO, CESARE BASILE, NICCOLÒ FABI E MAURO GIOVANARDI I VINCITORI DELLE TARGHE TENCO 2013 (PDF) (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013). clubtenco.it
  18. ^ I Baustelle domani al Festival di Roma per "I corpi estranei", su gibilterra.org (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  19. ^ CD- LA MODA DEL LENTO (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013). baustelle.it
  20. ^ I Baustelle ristampano La Moda Del Lento, su Rockit.it. URL consultato l'11 luglio 2023.
  21. ^ Baustelle, in anteprima il video “Il Futuro”, dalla colonna sonora del nuovo film con Filippo Timi, su deejay.it, 2 aprile 2014. URL consultato l'11 luglio 2023.
  22. ^ Rockol com s.r.l, √ Rachele Bastreghi (Baustelle) debutta da solista, su Rockol. URL consultato l'11 luglio 2023.
  23. ^ Baustelle, 13 novembre esce Roma Live! - Musica, su Agenzia ANSA, 13 ottobre 2015. URL consultato l'11 luglio 2023.
  24. ^ Roma Live! dei Baustelle, su ELLE, 13 ottobre 2015. URL consultato l'11 luglio 2023.
  25. ^ Baustelle, 'L'amore e la violenza': "Le nostre canzoni d'amore al tempo della guerra", in Spettacoli - La Repubblica, 13 gennaio 2017. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  26. ^ Ascolta 'Amanda Lear' dei Baustelle. Perché l'amore è come un LP di disco music, in Rolling Stone Italia. URL consultato il 7 gennaio 2017.
  27. ^ Classifica Fimi album 13-19 gennaio 2017, al primo posto Mannarino con Apriti cielo, su realityshow.blogosfere.it, 20 gennaio 2017. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  28. ^ Baustelle, l'amore vince sulla violenza. Il palco di Foligno lancia il tour della band toscana, su umbria24.it, 27 febbraio 2017.
  29. ^ “Love” è il nuovo video dei Baustelle, su rockit.it, 24 marzo 2017.
  30. ^ Baustelle, disponibile in digitale la cover di “Eyes without a face”, su bitculturali.it, 1º aprile 2017.
  31. ^ L’estate, l’amore e la violenza: le date del tour estivo dei Baustelle, su rocklab.it, 24 marzo 2017.
  32. ^ Baustelle. In uscita a novembre la biografia autorizzata “L’amore e la violenza. Una storia dei Baustelle”, su sentireascoltare.com.
  33. ^ L'AMORE E LA VIOLENZA, su fimi.it.
  34. ^ Baustelle, nuovo album in arrivo: esce 'L'amore e la violenza vol. 2' - VIDEO, su rockol.it, 25 gennaio 2018.
  35. ^ L'amore negativo, i Baustelle e la violenza, su Le Rane, 26 marzo 2018. URL consultato il 26 settembre 2020.
  36. ^ Il nuovo album dei Baustelle ha una data d’uscita, arriva L’amore e la violenza vol. 2 col tour primaverile, su optimaitalia.com, 13 febbraio 2018.
  37. ^ Tornano i Baustelle con le date e gli ospiti del tour estivo, in Rockit.it. URL consultato il 26 settembre 2018.
  38. ^ Lapo Maranghi, I Baustelle si prendono una pausa - l'annuncio al termine del concerto alle OGR, su LaScimmiaPensa.com, 1º ottobre 2018. URL consultato l'8 marzo 2021.
  39. ^ Baustelle, 1º ottobre 2018, su Facebook. URL consultato l'8 marzo 2021.
  40. ^ SANREMO 2023, ANNA OXA PORTA UN INEDITO DI FRANCESCO BIANCONI DEI BAUSTELLE, su spyit.it, 7 febbraio 2023. URL consultato il 16 febbraio 2023.
  41. ^ I Baustelle duettano con i Coma_Cose a Sanremo 2023 a cinque anni dall'ultimo disco, su vogue.it, 10 febbraio 2023. URL consultato il 16 febbraio 2023.
  42. ^ Valentina Ariete, "Amore Indiano": come si sono conosciuti Tommaso Paradiso e i Baustelle, su deejay.it, 29 maggio 2023. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  43. ^ I Baustelle e I Cani hanno pubblicato a sorpresa un disco assieme | Rolling Stone Italia, su rollingstone.it, 6 dicembre 2023. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  44. ^ (EN) I CANI BAUSTELLE, by I CANI BAUSTELLE, su ICANIBAUSTELLE. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  45. ^ Piergiorgio Pardo, Baustelle - I Cani - Baustelle - I Cani :: Le Recensioni di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  46. ^ a b c d e Baustelle, su ondarock.it.
  47. ^ ANDREA SPINELLI, Dai Baustelle a Battiato, i centri di gravità di Bianconi - Magazine - quotidiano.net, su Quotidiano Nazionale, 15 ottobre 2020. URL consultato l'11 luglio 2023.
  48. ^ a b c d Alessandro Lolli, Baustelle. Vivi contro la vita, su rock.it. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  49. ^ Dostoevskij la mia ossessione, mi ha ispirato Houellebecq, deludente il giallo di Dicker, su iltirreno.it.
  50. ^ Baustelle, un romanzo di formazione in musica, su repubblica.it.
  51. ^ Paolo Jachia, Davide Pilla, I Baustelle mistici dell'Occidente, 1ª ed., Ancora, 2014, p. 143, ISBN 9788851413965.
  52. ^ Tutti i fantasmi dei Baustelle, in La Stampa, 21 gennaio 2013. URL consultato il 2 ottobre 2022.
  53. ^ Paolo Jachia, e Davide Pilla, I Baustelle mistici dell'Occidente, editore Ancora, 2011
  54. ^ Paolo Jachia, e Davide Pilla, I Baustelle mistici dell'Occidente, editore Ancora, 2011, capitolo "Le altre donne dei Baustelle"
  55. ^ Baustelle, su Last.fm. URL consultato l'8 dicembre 2019.
  56. ^ Baustelle: "Sussidiario illustrato della giovinezza" recensione, su Rockit.it. URL consultato l'11 luglio 2023.
  57. ^ Rockol com s.r.l, √ Baustelle - AMEN - la recensione di Rockol, su Rockol. URL consultato l'11 luglio 2023.
  58. ^ Baustelle - Annotazioni sparse su Amen, su Rockit.it. URL consultato l'11 luglio 2023.
  59. ^ Baustelle: "I Mistici dell'Occidente" recensione, su Rockit.it. URL consultato l'11 luglio 2023.
  60. ^ a b L'amore e la violenza, su baustelle.it. URL consultato il 13 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  61. ^ Amore, violenza, suono: tornano i Baustelle, su corrierequotidiano.it, 28 marzo 2018. URL consultato il 5 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2018).
  62. ^ Rockol com s.r.l, √ Il rock ha salvato i Baustelle, su Rockol. URL consultato l'11 luglio 2023.
  63. ^ Baustelle, ecco il video di Betty (con Francesco Bianconi regista), su rockol.it.
  64. ^ Baustelle - Jesse James e Billy Kid (Official Video) - YouTube, su youtube.com.

Bibliografia

  • Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore (2006).
  • Autori vari (a cura di Gianluca Testani, Enciclopedia del Rock Italiano, editore Arcana, 2007; alla voce Baustelle, pagg. 60-61).
  • Alessandro Alfieri, La guerra è infinita, la vita continua. Il suicidio secondo i Baustelle in "Musica & Parole", n. 8, editore Bastogi, 2009; pagg. 103-108.
  • Paolo Jachia, La donna cannone e l'agnello di Dio. Tracce cristiane in Francesco De Gregori. Con un intervento sui Baustelle, editore Ancora, 2009; (parte terza, pagg. 157-188).
  • Paolo Jachia, e Davide Pilla, I Baustelle mistici dell'Occidente, editore Ancora, 2011.
  • Andrea Bernardini, I Baustelle e la canzone, editore Atmosphere libri, 2013.
  • Federico Guglielmi, L'amore e la violenza. Una storia dei Baustelle, Giunti Editore, 2017.
  • David Marte, Parole di Baustelle: Commento ai testi di La Malavita, Amen, I Mistici dell'Occidente, Amazon, 2021.
  • Alessandro Battistelli, L'amore, la violenza e la filosofia. Idee per una didattica integrata con la musica dei Baustelle. editore Arcana, 2022.

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