Affricata alveolare sonora
IPA - numero104 (133)
IPA - testod͡z
IPA - immagine
Unicoded͡z
Entityʣ
SAMPAdz
X-SAMPAdz
Kirshenbaumdz
Ascolto
noicon

L'affricata alveolare sonora è una consonante, rappresentata con il simbolo [d͡z] (una volta era scritto con la legatura ʣ) nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA).

Nell'ortografia dell'italiano tale fono è rappresentato dalla lettera Z.

Caratteristiche

La consonante affricata alveolare sonora presenta le seguenti caratteristiche:

Nella fonologia generativa tale fonema è formato dalla sequenza dei tratti: +consonantico, -nasale, -compatto, -grave, +sonoro, -continuo, +stridulo.

In Italiano

In italiano si tratta di un fonema, in opposizione al suo corrispondente sordo [t͡s]. Anche se a quanto pare esiste una sola coppia minima ([ˈrat͡ːsa] razza 'categoria antropologica' / [ˈrad͡ːza] razza 'tipo di pesce') i due fonemi possono entrambi comparire in contesti analoghi, e la presenza dell'uno o dell'altro è impredicibile; inoltre, la distinzione è importante dal punto di vista fonostilistico (ossia, pronunciare ad esempio [ˈpid͡ːza] al posto di [ˈpit͡ːsa] per pizza, o [aˈt͡ːsurːo] al posto di [aˈd͡ːzurːo] per azzurro, appare generalmente inaccettabile ai parlanti, al di là della possibilità di comprensione, alcune parole come per esempio "brezza" ammettono invece entrambe le pronunce). [1]

Un esempio di questo suono si trova nella parola "mezzo" [ˈmɛd͡ːzo]: si noti che questa consonante in posizione intervocalica è sempre lunga, e quindi andrà segnata come tale nella trascrizione fonetica raddoppiando la sola occlusiva.

Altre lingue

Latino

Nella lingua latina, secondo la pronuncia classica, tale fonema è rappresentato dalla lettera Z, nelle parole dal greco, precedentemente corrispondente alla fricativa alveolare sonora, fino alla scomparsa del fonema intorno al IV secolo a.C.

Occitano

In lingua occitana tale fono è reso con la grafia j:

Albanese

In lingua albanese tale fono è reso con la grafia x:

Macedone

In lingua macedone tale fono è reso s nell'alfabeto cirillico:

Note

  1. ^ Luciano Canepari, Il MaPI. Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, pp. 122-124.
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