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Sir William Henry Bragg (Wigton, 2 luglio 1862 – Londra, 10 marzo 1942) è stato un fisico, chimico e cristallografo britannico.
Biografia
Il campo di ricerca di Bragg erano i raggi X. Assieme a suo figlio, William Lawrence Bragg, ha realizzato il primo spettroscopio ai raggi X dando il via ad una nuova scienza per lo studio della struttura cristallina; nel 1913 enunciarono la Legge di Bragg, che permette di determinare la posizione degli atomi in un reticolo cristallino studiando la diffrazione dei raggi X. Per questi studi padre e figlio hanno ricevuto il Premio Nobel per la fisica nel 1915.[1]
Quello stesso anno diventò professore di fisica all'University College di Londra ma non iniziò ad insegnare prima della fine della Grande guerra. Dopo la guerra continuò i suoi studi di analisi dei cristalli.
Opere
- Studies in radioactivity (London : MacMillan, 1912)
- X rays and crystal structure (London: G. Bell, 1915)
- Concerning The Nature Of Things (London: G. Bell, 1925)
Onorificenze
Note
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a William Henry Bragg
- Wikiquote contiene citazioni di o su William Henry Bragg
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Henry Bragg
Collegamenti esterni
- Bragg, Sir William Henry, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Bragg, sir William Henry, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Kathleen Lonsdale, Sir William Bragg, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) William Henry Bragg, su nobelprize.org.
- (EN) William Henry Bragg, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- William Henry Bragg, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
- (EN) Opere di William Henry Bragg, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Audiolibri di William Henry Bragg, su LibriVox.
- (EN) Bibliografia di William Henry Bragg, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Articolo "From Bragg's law to neutron diffraction"
Controllo di autorità | VIAF (EN) 71473666 · ISNI (EN) 0000 0001 0913 9859 · SBN RMSV012689 · BAV 495/335206 · LCCN (EN) n79104208 · GND (DE) 118659766 · BNF (FR) cb123867976 (data) · J9U (EN, HE) 987007274382005171 · NDL (EN, JA) 00434149 |
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