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Franco Viviani | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 72 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1961 - giocatore 1995 - allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Franco Viviani (Pisa, 22 giugno 1930 – Genova, 17 maggio 2007) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante.
Accostato dalla stampa a Helenio Herrera per aver ripreso alcune pratiche d'allenamento — tra cui il riscaldamento in campo e l'utilizzo della piscina — proprie del Mago[3], si distinse inoltre per una celebre battuta nella quale definiva «rossoblu» il cielo.[4]
È deceduto a Genova il 17 maggio 2007[4], col funerale svoltosi due giorni più tardi nella Chiesa di Santa Fede.[3]
Tra i più giovani esordienti nella storia del campionato italiano — essendo sceso in campo appena sedicenne nella partita del 23 giugno 1946 tra Roma e Livorno valevole per la Divisione Nazionale — ha vestito in Serie A la maglia del Genoa (debuttando il 31 dicembre 1950 nella sconfitta di Padova[5]) giocando poi con Venezia, Messina e Lecce nelle categorie inferiori.[4]
L'esperienza maggiormente rilevante della sua attività in panchina — inaugurata con la squadra dei Vigili Urbani di Genova, condotta alla vittoria di un torneo cittadino —[3] corrisponde alla promozione in B con il Como tramite la vittoria della Serie C 1967-68.[6]
In precedenza secondo di Ghezzi al Grifone, rilevò personalmente l'incarico nell'estate 1969[4]: la permanenza risultò tuttavia di breve durata[7], dacché i soli 7 punti raccolti in 12 giornate ne comportarono l'esonero in dicembre.[8] Ha in seguito condotto, tra le altre, Monza e Salernitana lanciando in granata un giovane Walter Zenga.[3]