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Anzano del Parco comune | |
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Tramonto alla Chiesa dell'Addolorata | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Amministrazione | |
Sindaco | Rinaldo Meroni (lista civica Insieme per Anzano) dal 9-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°46′N 9°12′E |
Altitudine | 320 m s.l.m. |
Superficie | 3,25 km² |
Abitanti | 1 695[1] (31-10-2023) |
Densità | 521,54 ab./km² |
Frazioni | Cavognetto, Cavogno, Lazzaretto, Monticello e Bettolino |
Comuni confinanti | Alserio, Alzate Brianza, Lurago d'Erba, Monguzzo, Orsenigo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22040 |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 013009 |
Cod. catastale | A319 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 537 GG[3] |
Nome abitanti | anzanesi |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 29 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Anzano del Parco nella provincia di Como | |
Sito istituzionale | |
Anzano del Parco (semplicemente Anzano fino al 1863[4]; Anzàn in dialetto brianzolo[5], AFI: /aŋˈtsaŋ/) è un comune italiano di 1 695 abitanti della provincia di Como in Lombardia. Fa parte del Parco regionale della Valle del Lambro.
È un paese situato lungo la statale Como-Bergamo, poco sotto Alzate Brianza, distante da Como una dozzina di chilometri.
Il suo centro storico incappuccia un modesto colle morenico da cui svettano la chiesa parrocchiale, il palazzo Carcano, le costruzioni che facevano un tempo corona ad un castello di cui rimane ancora l'arco di ingresso, con evidenti scanalature che denuncerebbero l'esistenza di un antico ponte levatoio.
Secondo alcune teorie, il toponimo Anzano, riportati nei testi in latino ecclesiastico come Anzanum, sarebbe di origine latina e deriverebbe da Antianus, a sua volta derivante dal nome proprio di persona Antius[6]. Altri identificano in Anzano la stessa radice presente in toponimi come Anzio, Anza di Framura, Anzasco, che avrebbero un'origine preindoeuropea[6].
L'aggiunta del Parco fa invece riferimento al grande parco di Villa Carcano[6].
Anzano del Parco fu un antico insediamento delle popolazioni della cultura di Golasecca, divenuto successivamente presidio romano.
La presenza romana sul territorio è confermata dal rinvenimento di alcune tombe e lapidi all'interno dei parchi di villa Carcano e di villa del Soldo (situata nei limitrofi comuni di Orsenigo e Alzate Brianza). Di particolare interesse storico sono i reperti rinvenuti nel corso degli scavi archeologici: oltre a suppellettili e strumenti da lavoro, sono state portate alla luce due monete, una romana del 221 a.C., l'altra imitante l'emidramma di Massalia (l'antica Marsiglia).
Ai tempi della Signoria di Milano, gli Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346 riportano “el locho de Anzano con le cassine de Valera” tra le località che, all'interno della pieve di Incino, hanno l'onere della manutenzione della “strata de Niguarda”[7].
Con il Ducato di Milano, in epoca viscontea fu concesso al condottiero Facino Cane per poi passare, nel 1441 e assieme a tutta la pieve d'Incino[7], in usufrutto ai conti Dal Verme, ai quali venne confermata in feudo intorno alla metà del XVI secolo da Carlo V.
Ai Dal Verme subentrò il conte Claudio Giussani che ne fece dono alla figlia Paola quando sposò Carlo Carcano e fu il loro figlio, il marchese Luigi, l'ultimo signore del feudo.
Nel 1751, il "Compartimento territoriale specificante le cassine" del Ducato di Milano riporta come Anzano facesse sempre parte della stessa pieve e comprendesse anche i cassinaggi di Valera, Borigo, Cavognetto, Cavogn'alto, Varzina, “dell’Arzento”, “d’Insolti”[7]. Due anni più tardi Anzano incorporò il territorio di Cassina Pugnago[7], mentre nel 1757 risultava comprendere anche le località di Monticello e porzione di Monguzzo[8].
Con la dominazione austriaca le antiche suddivisioni territoriali furono eliminate; con la rivoluzione francese prima e Napoleone poi, furono aboliti i diritti feudali. Con la riorganizzazione del Regno d'Italia napoleonico del 1807 Anzano incorporò temporaneamente il comune di Fabbrica[9].
Nel 1863 il comune, che non comprendeva più la località di Fabbrica, mutò definitivamente il proprio nome in "Anzano del Parco"[4].
Lo stemma e il gonfalone del comune di Anzano del Parco sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 settembre 1983.[10]
«D'argento al torrione quadrato, coperto di rosso, murato di nero, visto di spigolo, col ponte levatoio abbassato e munito di catene e di travi di sostegno, di nero, accompagnato in capo dall'ascia di azzurro, posta in fascia, col taglio convesso rivolto verso il basso, manicata di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»
Nello stemma è ricordato il castello locale del quale non rimane traccia se non in alcuni resti del torrione d'entrata. L'ascia è ripresa dal blasone della famiglia Carcano (di rosso, al cigno d'argento, sormontato da una scure dello stesso, manicata di oro, coricata in fascia) dato che la seconda parte del toponimo si riferisce al parco di Villa Carcano.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.
Abitanti censiti[19]
Anzano del Parco dispone di una stazione ferroviaria sulla linea Como-Lecco.