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La 5. Leichte-Division (5ª divisione leggera), gruppo da cui nacque la 21. Panzer-Division, nacque con elementi della 3. Panzer-Division e iniziò ad addestrarsi dal luglio 1940 in Slesia per prepararsi al suo impiego nello scacchiere del Nord Africa dove venne inviata, rappresentando quindi l'avanguardia di quello che sarebbe divenuto il famoso Deutsches Afrikakorps di Erwin Rommel, il 14 febbraio 1941.[3]
Il 1º agosto dello stesso anno[4] il suo organico venne trasformato in parte nella 21. Panzer-Division e in parte nella 15. Panzer-Division.
TEATRI OPERATIVI DELLA 21. PANZER-DIVISION
Luogo
Periodo
Nordafrica
ago 1941 - mag 1943
Francia e Ungheria
lug 1943 - dic 1944
Germania
dic 1944 - feb 1945
Polonia e Germania est
feb 1945 - mag 1945
Nel corso dell'operazione Crusader la 21. Panzer-Division ebbe una parte di rilievo in tutti gli scontri, in particolare nella giornata del 22 novembre durante la prima battaglia di Sidi Rezegh, e tra il 26 e il 29 novembre, giorno in cui tutto lo stato maggiore della divisione, compreso il generalleutnantJohann von Ravenstein, venne fatto prigioniero dalle truppe neozelandesi. Quando Rommel decise di abbandonare la Cirenaica la divisione continuò a combattere in cruenti scontri di retroguardia nel corso della ritirata fino a El-Agheila, sacrificando gli ultimi dei 130 carri tra Panzer III e Panzer IV con cui era giunta in Africa.
Riequipaggiata e riorganizzata, la divisione svolse un ruolo importante nella seconda offensiva organizzata dalla Volpe del deserto (il soprannome di Rommel) nel gennaio 1942, nella lunga cavalcata di 560 km fino alla linea di Ain el-Gazala; qui, insieme al resto della Panzerarmee Afrika (il nome assunto dalle forze tedesche e italiane dopo la riorganizzazione, DAK, X, XX e XXI Corpo d'Armata italiani più altre unità), riorganizzò le proprie forze fino alla nuova offensiva del maggio 1942. Ancora una volta la 21. Panzer-Division si distinse durante la battaglia di Ain el-Gazala assestando il colpo decisivo alle colonne corazzate britanniche e penetrando per prima nel perimetro difensivo di Tobruch, proseguendo poi la propria avanzata fino alle posizioni di Alam Halfa.[5] Qui, il 31 agosto 1942, aggirando il fianco meridionale del fronte, cercò di prendere in trappola il grosso delle forze corazzate britanniche, ma dopo accaniti scontri fu costretta dapprima a sospendere l'attacco, e il 3 settembre a ripiegare.
La divisione partecipò in seguito sia alla prima che alla seconda battaglia di El Alamein, dove si trovò a combattere in condizioni sempre più disperate contro un nemico che continuava di giorno in giorno ad aumentare la propria forza corazzata. Il 4 novembre 1942 iniziò il lungo ripiegamento, con la divisione sacrificata in retroguardia, che si fermò soltanto al confine tra Libia e Tunisia.
La divisione fu quindi posta alle dipendenze della 5ª Panzerarmee che aveva occupato la Tunisia nel novembre del 1942 in risposta all'operazione TorchAlleata, e tra il 30 gennaio e il 3 febbraio 1943 fu divisa in due Kampfgruppen (gruppi di battaglia): il Kampfgruppe Grun e il Kampfgruppe Pfeiffer (dal cognome dei loro comandanti), quest'ultimo a sua volta diviso in altri tre gruppi denominati "Nord", "Mitte" e "Sud".[5] impiegato in tutte le azioni fino alla ritirata finale dal Nordafrica. Ultimo brillante successo fu infatti la vittoria nella battaglia del passo di Kasserine, dove la 21. Panzer-Division costituì il nucleo principale della forza corazzata tedesca.
Tra l'11 e il 13 maggio 1943, comunque, la quasi totalità della divisione si arrese con le ultime forze italo-tedesche in Tunisia.
La disfatta in Francia
La 21. Panzer-Division venne riformata in Francia, nella zona di Rennes,[6] il 15 luglio 1943 con elementi della 931. Schnellen Brigade (letteralmente 931ª brigata veloce) e circa 2.000 sopravvissuti dalla guerra in Africa, equipaggiata inizialmente con carri di preda bellica come i francesi SOMUA S35, per passare poi ai Panzer IV.[7] Ritenuta non ancora sufficientemente addestrata per partecipare ai combattimenti sul fronte orientale, il nuovo reparto entrò in azione solamente nel marzo 1944 nell'ambito dell'operazione Margarethe, l'invasione dell'Ungheria, quindi venne di nuovo dislocata in Francia dove era schierato abbastanza vicino da contrattaccare la testa di ponte alleata durante il D-Day. Come molte altre divisioni tedesche in Francia nel 1944, la 21. Panzer Division era un'unità con dei problemi. L'unità scese in campo con un insieme di equipaggiamenti disparati: carri di produzione straniera, soprattutto di produzione francese e Panzer IV, un carro che iniziava a tradire la sua concezione risalente all'anteguerra.[8]
La divisione reagì al D-Day con una certa prontezza ed affrontò, già dalle prime ore del mattino, i paracadutisti britannici della 6ª Divisione Aerotrasportata che vennero fiaccati durante la notte. I due avversari si trovarono in duri combattimenti, in particolare attorno alla città di Ranville, e l'oscurità del primo mattino non fece che aumentare il caos. In seguito la divisione perse tutti i suoi mezzi corazzati nel settore di Caen,[7] ma gli uomini continuarono a distinguersi nei combattimenti per molte altre settimane anche grazie ai rinforzi giunti dalla 16. Luftwaffen-Felddivision (16ª divisione campale della Luftwaffe) ad agosto.[6]
Trasferita nel sud della Francia per fronteggiare le forze Alleate sbarcate a seguito dell'operazione Dragoon, venne impegnata a Épinal, Saint-Dié-des-Vosges, Luneville, Nancy e Metz, per venire poi distrutta quasi completamente nella sacca di Falaise, finché nell'agosto del 1944 fu ritirata dalla prima linea per riorganizzarsi in Lorena. I reparti di rinforzo si concretizzarono nella 112. Panzer-Brigade (112ª brigata corazzata), giunta nell'ottobre dello stesso anno.[7]
Le ultime battaglie
Con gli Alleati che spingevano ad ovest, la divisione venne inviata d'urgenza al fronte dove combatté in operazioni difensive nella zona della Saar e dell'Alsazia.
Nel dicembre del 1944 la 21. Panzer-Division fu utilizzata in un attacco contro Strasburgo (operazione Nordwind), e in febbraio del nuovo anno fu trasferita al fronte orientale, più precisamente a Lubań,[6] dove combatté lungo l'Oder inquadrata sotto la 4. Panzerarmee. Sopraffatta dalle forze dell'Armata Rossa nella zona di Halbe.[7] e Görlitz, capitolò definitivamente a Cottbus l'8 maggio 1945.[6]
^Questi furono: Albert Kraus (ricevuta il 15/07/1942), Hans Pfeiffer (18/04/1943), Paul Schütte (18/04/1943), Anton Boscolo (15/12/1944), Willi Burger (05/03/1945), Richard Roth (25/07/1944), Jurt Skubowius (05/03/1945) e Hermann Zimmermann (05/02/1945).